Ormai sembra essere segnato il destino dei 350 dipendenti della Jabil di Marcianise. Il licenziamento collettivo sembra essere inevitabile. L’ultimo disperato grido di sofferenza dei lavoratori in protesta da moltissimo tempo è stato lanciato ieri. La rabbia è fortissima tra i sindacati e la Fiom è stata quanto mai esplicita dopo il presidio di ieri mattina: “È inaccettabile che le multinazionali, dopo aver fatto shopping di aziende ed attività, delocalizzano e impoveriscono un territorio già di per sé molto complicato. È ancora più inaccettabile che ciò avvenga con la totale subalternità delle istituzioni Nazionali e Territoriali. La perdita di lavoro e la mancanza di politiche industriali che possano rilanciare il Mezzogiorno rappresentano un emergenza nazionale”. Dopo l’ultimo nulla di fatto registrato nell’incontro di ieri l’unica speranza è riposta in Invitalia che dovrà valutare l’ipotesi non semplice di ricollocare gli esuberi di Jabil verso altri siti.

 

 

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