Alfonso Golia è convinto di non essere impazzito. Ma provate a chiedere a uno che viaggia contromano in autostrada se è pazzo. Vi risponderà: “Nooo, i pazzi sono tutti gli altri”. Dalle ultime uscite pubbliche del sindaco di Aversa appare sempre più evidente che non si stia rendendo conto di correre, per dirla con De André, in direzione ostinata e contraria. Pur volendo escludere che sia in preda alla follia, è fuori di dubbio che Golia è totalmente immerso in quella che i sociologi definiscono “bolla cognitiva”. Un meccanismo mentale che scatta nelle persone che trascorrono troppo tempo sui social perdendo il contatto con la realtà. Di questo passo il sindaco normanno strapperà con meriti sul campo (virtuale) l’appellativo di “Marziano” tanto faticosamente conquistato dall’ex sindaco di Roma Ignazio Marino. Uno che trascorreva le giornate sul Pianeta rosso e quando nei weekend tornava nella capitale impiegava 4-5 ore per capire la direzione per piazza del Campidoglio e un altro paio di orette per trovare l’ingresso del Palazzo Senatorio. In altre parole era più bravo a orientarsi su Marte che a localizzare la sede dove si svolgono le giunte comunali. Se Marino era il “Marziano” Golia sembra ambire al titolo di “Lunatico”.
Dalla sera alla mattina infatti ha firmato oggi (sabato 9 maggio) un’ordinanza folle per vietare per questo e per il prossimo fine settimana l’asporto a bar, gelaterie e pasticcerie nelle seguenti fasce orarie: il sabato dalle 18 alle 6 e la domenica dalle 14,30 alle 6. Nel dare lui stesso l’annuncio shock, forse assunto dopo un serrato confronto nello Spazio tra lui e Marino, il sindaco ha postato sulla sua pagina Fb di non essere “impazzito all’improvviso”. L’utilizzo della locuzione avverbiale di tempo (all’improvviso) è già di per sé preoccupante sia per lui che per gli aversani. Fa presupporre che fosse già pazzo. Scherziamo, ovviamente. Però siamo ancora più preoccupati per la salute privata di Golia e di quella pubblica dei cittadini in quanto il sindaco non si rende conto di quello che dice e di quello che fa. Come detto, sembra il pazzo che andando contromano in autostrada considera tutti gli altri pazzi. Lo dimostra il fatto che l’ordinanza è così motivata: “È a tutela della salute di tutti noi per evitare assembramenti stile comitiva nel weekend, fregandomene delle disposizioni ormai note a tutti. Poiché Aversa è punto di riferimento di migliaia di giovani nel fine settimana il rischio è evidente e noi non possiamo permetterci di ritornare da dove siamo partiti”.
Che vuol dire “fregandomene delle disposizioni ormai note a tutti? È un refuso, megalomania o strafottenza nei confronti di commercianti ridotti ormai alla fame? Eppure lui e l’assessore Mario De Michele sono stati anche pizzaioli per una sera sfornando Margherite immortalate da magnifiche foto su Fb. Bolla cognitiva? Dal post del sindaco di Aversa sembra più mania di onnipotenza: “Ieri, insieme (sic!) ai volontari e la polizia municipale siamo scesi in strada per fare opera di sensibilizzazione sulle distanze e sull’uso corretto della mascherina…e qualcuno ha pensato anche di mandarci a quel paese”. Caspita, è il minimo. Ci associamo all’invito. Alfonso Golia nuoce fortemente alla città. Quindi se va a quel paese, qualsiasi altro che non sia Aversa, sarebbe un bene per tutti.
Mario De Michele
IL POST DI ALFONSO GOLIA