Enzo Guida ha evitato all’ultima curva a gomito che la macchina amministrativa finisse in un burrone senza fondo. Il sindaco di Cesa ha revocato il fresco decreto di nomina del nuovo comandante della polizia municipale. Oggi era previsto l’insediamento di Antonio Piricelli. Non ci sarà. Sarà invece la giornata della marcia indietro del primo cittadino. Scelta saggia. Guida ha frenato giusto poco prima di andarsi a schiantare contro il muro di una scelta decisamente inopportuna. Piricelli è chiamato in causa nei provvedimenti di scioglimento per camorra dei consigli comunali di Casavatore (gennaio 2017) e di Sant’Antimo (marzo 2020). Nei suoi confronti accuse pesantissime. È ritenuto dalla Prefettura di Napoli “un collaboratore pienamente coerente con la volontà politica di Amministrazioni non improntate alla legalità, permeabile all’ingerenza del malaffare e degli interessi criminali”. Di tutto avrebbe avuto bisogno un paese come Cesa, con una storica presenza camorristica sul territorio, ma non di un capo dei vigili urbani incolpato di aver favorito nell’esercizio delle sue funzioni i clan. Per non parlare dei procedimenti penali a carico di Piricelli per abuso d’ufficio, omissione e voto di scambio. In questa fase, con la scarcerazione di decine di boss tornati in loco, sarebbe stato meglio nominare Jack lo Squartatore. Non è accanimento personale. Né giustizialismo. Spetterà alla magistratura penale condannare o assolvere Piricelli. È però un dato di fatto che gli organi di controllo amministrativo (ben due commissioni d’accesso) lo hanno accostato alle cosche accusandoli di essere al servizio della criminalità organizzata. Non a caso gli era stata tolta anche la qualifica di pubblica sicurezza.

GUIDA SBANDA MA NON VA FUORI STRADA

LA MAGGIORANZA RESTA IN VITA

Elementi più che sufficienti per scartarlo a monte. Guida non l’ha fatto. E ha sbagliato. Ma la decisione di revocare il decreto di nomina dimostra la buonafede del sindaco e soprattutto lo tira fuori dalle sabbie mobili di ombre e sospetti allarmanti. All’indomani della prima puntata dell’inchiesta di Campania Notizie (clicca qui) il primo cittadino ha chiamato a raccolta la sua maggioranza. Si sono svolti nel giro di poche ore due vertici per ricostruire la vicenda e trovare una soluzione. Guida ha spiegato ai suoi compagni di viaggio di non essere a conoscenza dei “trascorsi” di Piricelli. “Ho commesso una leggerezza”, avrebbe detto ai suoi, con i quali si è confrontato per imboccare una via d’uscita. Tutti, dagli assessori, al presidente dell’assise, ai consiglieri comunali, hanno spinto per risolvere in modo drastico il caso Piricelli: “Bisogna procedere all’immediata revoca dell’incarico”. Dopo aver ascoltato il parere della sua coalizione e averne condiviso le perplessità il sindaco ha dato la sua piena disponibilità a revocare Piricelli nella mattinata di oggi. Quindi prima del suo insediamento. Beh, chapeau a Guida e a tutti i componenti della maggioranza. Errare è umano, perseverare è diabolico. Con il suo dietrofront il primo cittadino ha dimostrato che la scelta del nuovo timoniere dei caschi bianchi non celava intenti luciferini. Dopo l’articolo di Campania Notizie il sindaco ha assunto, di concerto con il suo team, una decisone che sgombra il campo da ogni equivoco. Ci duole dirlo ma per onestà intellettuale dobbiamo tributare a Guida un “bene, bravo bis!”. Tenere in conto le inchieste giornalistiche basate su documenti e carte è sintomo di intelligenza. E aiuta a svolgere la propria attività politico-amministrativa avendo a disposizione un quadro più ampio che consente di sbagliare meno o di rimediare in tempo agli errori. La vicenda di Antonio Piricelli docet.

Mario De Michele

(fine)

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