Sette ergastoli e una condanna a 14 anni di carcere, questo il verdetto dei giudici al termine del processo, con rito abbreviato, sull’omicidio di Luigi Mignano, meglio conosciuto come m’omicidio della zainetto’, avvenuto un anno e mezzo fa. L’uomo venne assassinato in prossimità di una scuola per l’infanzia di San Giovanni a Teduccio, a Napoli. Sotto processo erano finiti esponenti ritenuti affiliati al clan D’Amico che, stando alle indagini, avevano così voluto colpire i rivali Rinaldi, dato che la vittima era il cognato del boss, detenuto, Ciro Rinaldi, detto ‘mauè’.
Queste le condanne: carcere a vita per il ras Umberto Luongo, Ciro Rosario Terracciano, Salvatore Autiero, Pasquale Ariosto, Gennaro Improta, Giovanni Salomone e Giovanni Musella. Quattordici gli anni inflitti al boss Umberto D’Amico al quale sono state riconosciute le attenuanti previste per i collaboratori di giustizia. Mignano fu ucciso mentre stava accompagnando in auto a scuola il nipotino di 3 anni, sul luogo del delitto venne rivnenuto anche uno zainetto appartenente al bambino: secondo i giudici i killer sapevano che c’era anche il piccolo a bordo, ma nonostante questo decisero di entrare in azione.