Inseguire tutto il giorno criminali ed evasori si sa è un grosso stress. Ed è per questo che l’agente modello della Guardia di finanza deve badare anche al suo benessere psicologico. Inappuntabile il moderno militare delle Fiamme gialle. Tanto attento alla preparazione tecnico giuridica e militare quanto curato nel fisico

e adesso anche nella mente. E per questa, in particolare, ci sono proprio dei corsi specifici in collaborazione tra Gdf della Campania e l’Ordine regionale degli psicologi. L’iniziativa nasce da un protocollo d’intesa stipulato nel 2009 dal Comando generale delle Fiamme gialle e dall’Ordine nazionale degli psicologi. L’obiettivo è quello di diffondere tra gli uomini in divisa e tra i loro familiari alcuni strumenti di analisi per evitare che situazioni di disagio, i sempre più frenetici ritmi di vita e il lavoro così impegnativo facciano davvero finire il militare sul lettino dello psicologo. Durante i seminari, tenuti nei comandi di Caserta, Salerno e Napoli, sono stati analizzati i problemi connessi allo ‘stress lavoro correlato’ la cui valutazione è stata introdotta tra gli obblighi del datore di lavoro in materia di sicurezza negli ambienti. Analizzando i segnali che possono indicare la presenza di motivi di stress, gli psicologi hanno poi spiegato gli step da seguire per valutarne i fattori e per evitare l’insorgere di problemi più acuti. Tutti strumenti per aumentare i livelli di efficienza del corpo militare più antico dello Stato. E, ovviamente, per migliorare le condizioni di salute dei suoi uomini ogni giorno impegnati nella lotta contro, per esempio, le frodi, il contrabbando, il traffico di stupefacenti, i reati contro la Pubblica amministrazione o i delitti della criminalità organizzata.

 

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