AVERSA – Avrà luogo domani (martedì 6 marzo 2012) alle 10.30, ad Aversa, la seconda conferenza – incontro di “Muse e Musei – Racconto di arte, storia e fede in Terra Laboris”, la Rassegna internazionale di musica classica, corale e polifonica, organizzata dalla Provincia di Caserta con il contributo della Regione Campania e dell’Unione Europea, che – fino al prossimo 21 aprile – offrirà 16 concerti, 8 masterclass ed una serie di eventi sociali, show case e performance d’autore dedicati alla musica, regalando al pubblico il restauro di 6 opere d’arte custodite nei Musei Diocesani di Terra di lavoro.
Dopo il Professor Vittorio Sgarbi, salito in cattedra il 31 gennaio scorso, a Caserta, nell’Auditorium Provinciale di Via Ceccano, per una lectio magistralis sullo “stato dell’arte”, è la volta del Maestro Amedeo Minghi, che verrà intervistato dal Direttore Artistico di “Muse e Musei”, Jolanda Capriglione, sul tema “Bellezza, fascino e altre storie”. A lanciare l’evento, che si terrà nell’Aula S1 della Facoltà di Architettura Luigi Vanvitelli della Seconda Università degli Studi di Napoli, il Presidente della Provincia Domenico Zinzi, che ha dichiarato : “Questo secondo incontro arricchisce oltremodo l’importante percorso segnato dalla Rassegna e consente a tutti una riflessione sul valore della musica, come carta d’identità di un territorio e come strumento di declinazione della bellezza, straordinario contenuto di vita”. Autore ed interprete di brani che hanno venduto centinaia di migliaia di copie, Amedeo Minghi ha alle spalle oltre 45 anni di carriera, durante la quale ha tenuto concerti in tutto il mondo e portato in scena spettacoli di grande successo. Storica la sua partecipazione al Festival di Sanremo, dove nel 1990 – in coppia con Mietta – si aggiudica il terzo posto, cantando “Vattene amore”. “Non poteva esserci migliore interprete per questo appuntamento” ha commentato il Direttore Artistico della Rassegna Jolanda Capriglione, che incontrerà il noto cantautore dopo i saluti del Preside della Facoltà di Architettura, Carmine Gambardella. “Quella di Amedeo Minghi è poesia nel senso più classico del termine. La sua musica, con rigore e semplicità, sa leggere la bellezza misurandosi e confrontandosi con la contemporaneità”. Alla vigilia del confronto, rigorosamente aperto al pubblico, il Maestro Minghi ha riassunto così la sua posizione sul tema della “lezione” di domani : “La musica è forse l’arte per eccellenza. Se il messaggio è emozionale e diretto, suscita in noi sentimenti forti ed immediati. E” ha aggiunto “ci commuove con l’intensità della sua bellezza interiore”.