AVERSA – L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada fa sentirenuovamente la propria voce sul territorio puteolano, dove continuano aregistrarsi numerosi incidenti stradali.Il sodalizio intende, infatti, richiamare ancora una volta l’attenzionedelle istituzioni locali verso le esigenze, spesso trascurate, dellasicurezza stradale ad iniziare dal controllo verso i giovani circal’utilizzo del casco.<<Finalmente la proposta di legge 3274 sugli omicidi stradali è arrivatain Parlamento per discuterne e approvarla – ci spiega a nome di tutte le“mamme coraggio” – E’ diritto di ogni vittima avere giustizia per la suamorte e per la famiglia che muore insieme al proprio caro.

Vite spezzatein un attimo per chi va via e per le famiglie che restano. In Italia nonci sono pene esemplari che fanno riflettere prima di mettersi alla guidasotto l’effetto di alcol e droghe; non ci sono giuste condanne per chiguida distratto o corre ad altissima velocità. Noi mamme ci domandiamoperché non venga fatta giustizia per i nostri figli uccisi. Forse non sonoi figli di politici, magistrati e giudici? Se sapessero veramente cosa siprova, forse non ci sarebbero benefici per questi criminali. Vogliamogiustizia e non vendetta; la vendetta è personale, ma se stiamo lottando èper avere giustizia che voi istituzioni dovete darci. La vita spezzata deinostri figli, la loro voce ormai muta, ci ricordano di guidare conprudenza, rispettando le regole. Ogni giorno 12 persone vengono uccise,842 ferite e 20 sono invalidi permanenti. Uniamoci tutti per fermarequesta strage”.Nei prossimi giorni è previsto, inoltre, un gazebo nella città di Aversa,dove sarà avviata nuovamente una raccolta firme per l’approvazione dellaproposta legge finalizzata all’introduzione del reato di omicidiostradale.A darne notizia anche il membro del direttivo dell’Aifvs, BiagioCiaramella, nonché referente del sodalizio del territorio agro-aversano,che da mesi lancia un appello alle Questure di Napoli e Caserta affinchépossa essere ricevuto. “Sulla scorta della recente apertura del Governo rispettoall’introduzione del reato di omicidio stradale- rende noto -l’Associazione Onlus Familiari e Vittime della Strada ha previsto unaraccolta firme a supporto dell’approvazione della proposta di legge C.3274.Tale proposta  prevede, oltre alla riconsiderazione del reato di omicidiocolposo  stradale con la riforma dell’art. 589 del c.p. e il conseguenteinasprimento della pena attualmente prevista, anche l’introduzione delreato di lesioni stradali e la previsione del sequestro e confisca deibeni mobili e immobili con l’attribuzione definitiva alfondo di garanzia vittime della strada. La proposta contempla, inoltre,l’arresto obbligatorio dei criminali stradali e la perdita dei punti dellapatente con il possibile recupero parziale legato alla espiazione dellacondanna”.“Siamo felici che il commissario prefettizio di Pozzuoli abbia accolto ilnostro invito, grazie anche ai tanti articoli giornalistici che supportanola nostra battaglia – rende noto l’associazione, presieduta sul territoriodalla signora Rosa Di Bernardo – Ora siamo in attesa di organizzare unasinergia più fitta con campagne di prevenzione e sensibilizzazione sulterritorio, al fianco della polizia municipale. La nostra lotta èfinalizzata a garantire maggiore sicurezza sulle strade flegree perevitare che si verifichino nuove stragi”.Il dolore di chi ha perso un figlio è inimmaginabile, difficile anche dadescrivere. A renderlo pubblico per scongiurare che le strade si macchinonuovamente di sangue è la signora di Bernardo, che nel maggio del 2009 haperso suo figlio Mario in un incidente stradale a Licola.

 

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