Un imprenditore artigiano di 60 anni a Noventa di Piave (Venezia) si e’ tolto la vita per problemi finanziari. L’uomo, padre di una figlia e residente a San Dona’, e’ stato trovato senza vita da un dipendente nel capannone della falegnameria che gestiva a Noventa.

Sulle cause del gesto indaga la magistratura: ci sarebbe una lettera che l’artigiano ha lasciato in cui si spiega, secondo indiscrezioni, il perche’ del suicidio legato anche a problemi economici gravi che si sono verificati per la crisi che sta investendo da mesi anche il settore del legno. Il gesto, riportato da molte testate locali, ha sollevato parecchi commenti, anche nel mondo della politica. Primo tra tutti quello del presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “E’ scandaloso – ha detto Zaia – il fatto che sia nata una nuova figura di fallito. Una volta il fallito era quello che aveva i debiti, oggi sono quelli con i crediti. Anche questo nuovo tragico fatto va in questa direzione: oltre trenta suicidi di veneti che non si sono tolti la vita nei villaggi turistici, in vacanza, ma all’interno delle loro aziende”.

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