Stop al pezzotto. Maxi operazione della polizia postale questa mattina, con il coordinamento del Servizio polizia Postale e delle Comunicazioni, contro lo streaming illegale: oscurati 1.500.000 utenti con abbonamenti illegali. In pratica, sostengono gli inquirenti, è stato azzerato circa l’80% del flusso illegale delle IP TV in Italia. Sono 45 le persone indagate dalla Procura di Catania con accuse che, a vario titolo, vanno dall’associazione per delinquere all’accesso abusivo a sistema informatico, alla frode informatica e riproduzione e diffusione a mezzo internet di opere dell’ingegno. Gli ‘abbonati’ pagavano un canone di 10 euro ciascuno al mese, per un giro d’affari complessivo di 15 milioni di euro al mese. La polizia postale è entrata in azione in diverse città italiane con qualcosa come 200 specialisti provenienti da 11 Compartimenti regionali della Polizia Postale, tra cui Napoli. Ben 18 le province passate al setaccio. Una delle centrali maggiori è stata individuata a Messina: gestiva circa l’80% del flusso illegale IPTV in Italia. Si tratta dio una tecnica cosiddetta ‘piramidale’, i contenuti protetti da copyright erano acquistati lecitamente, per poi essere trasformati in dati informatici e convogliati in flussi audio/video, in poche parole trasformate nel cosiddetto ‘pezzotto’.

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