Nemmeno Topolino ‘sorride’ più. Che tempi! Una volta ci si poteva rifugiare in quel mondo in cui ogni sogno poteva diventare realtà. Adesso invece tocca addirittura presidiarlo una parte di quel mondo, quella capitata dalle parti di Napoli, per evitare che fugga via. E allora via al presidio dei lavori in prossimità del Disney Store di via Toledo, a Napoli. L’azienda di chiudere i negozi in tutta Italia, ci andrà di mezzo anche Napoli. Eppure son trascorsi 21 anni da quando approdò all’ombra del Vesuvio, la sensazione che potesse essere per sempre si era ormai impossessata dei 23 addetti. Che si sono dovuti svegliare dal sogno, ed eccoli in piazza, figli compresi! Già i figli, il primo pensiero che ti salta in mente quando si rischia il posto di lavoro. La Disney punterà su altri canali per la distribuzione, sull’e-commerce per i sindacati. E allora via così, sempre più lontani dalle persone e dai rapporti umani. E sempre più a contatto con dischetti pre-registrati che prima di portati alle informazioni richieste ti tengono segregato per almeno una decina di minuti tra comunicazioni non richieste e lunghe attese. E se nel frattempo cade la linea, di nuovo in pista che si ricomincia. Ed allora siamo con voi cari lavoratori, siete solo in 23 per una battaglia che vale almeno per mille. Quanto le aziende che negli ultimi anni hanno lasciato queste nostre terre. Nel silenzio, o la massimo nel rumore confuso, delle istituzioni. Non soltanto della politica! Forza, che c’è ancora un maledetto bisogno di Topolino & company. All’angolo delle nostre strade e nelle edicole delle nostre città! Soltanto su internet non sarebbe lo stesso!

   

   

   

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