Dilettanti allo sbaraglio. A farne le spese dell’incapacità politico-amministrativa della maggioranza griffata Alfonso Golia sono ancora una volta (poveretti, che male hanno fatto) gli operatori del mercato ortofrutticolo di Aversa. Il sindaco e la giunta perseverano con un accanimento da aguzzini a fare danni su un comparto che incide sulla vita di centinaia di famiglie. Il Comune sta affrontando la spinosa questione dei canoni arretrati soltanto a colpi di contenziosi come se i titolari delle ditte fossero dei fascicoli da sbrigare. Manca totalmente la visione politica del problema. Nessuno mette in discussione che gli operatori morosi debbano mettersi in regola. Ma è quantomeno miope non rendersi conto della crisi che ha colpito il settore a causa del Covid e della chiusura forzata del mercato, peraltro lunghissima.

Alfonso Golia

Purtroppo chi oggi governa la città non comprende la differenza tra il ruolo di amministratore e quello di burocrate. E le conseguenze di questo deficit si ripercuotono con risvolti enormemente negativi sul tessuto produttivo e sulla collettività. L’inadeguatezza amministrativa si palesa peraltro anche sul piano burocratico. Il Tar ha infatti accolto la richiesta di sospensiva presentata da un operatore del Mof contro la chiusura immeditata dell’attività commerciale per presunte criticità urbanistiche della struttura. Ma i giudici amministrativi hanno dato ragione al titolare della ditta “per la natura dell’attività esercitata e per la tempistica del provvedimento adottato”. La questione sarà affrontata nel merito il prossimo 6 settembre. Da segnalare che il Comune non si è nemmeno costituito in giudizio per discutere la sospensiva. Dilettanti allo sbaraglio, appunto.

Mario De Michele

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