I Carabinieri del Nas di Napoli, nell’ambito dei servizi istituzionali per la salvaguardia della sicurezza degli alimenti e della tutela sanitaria e commerciale del consumatore, hanno individuato e sequestrato nella provincia una struttura abusivamente utilizzata come deposito di alimenti e sottoposto a sequestro circa 50 tonnellate di alimenti.
Nel corso dell’ispezione, i militari del Nucleo partenopeo hanno accertato che l’edificio, precedentemente adibito al sezionamento e ingrosso carni e privo di autorizzazioni per lo svolgimento dell’attivita’ attualmente svolta, versava in pessime condizioni igieniche e strutturali. I militari hanno riscontrato massiccia presenza di umidita’, muffa e sporco di varia natura, diffusi su tutti gli ambienti e le attrezzature presenti. All’interno dei locali, inoltre, i carabinieri hanno trovato grandi quantita’ di alimenti (carni, bevande, formaggi, pasta fresca, conserve, e altro), per lo piu’ scaduti anche da oltre 12 mesi ma con la data di scadenza o termine minimo di conservazione contraffatti con la cancellazione di dati autentici e l’utilizzo di timbri-datario ad inchiostro. Tale procedura, effettuata senza alcuna verifica tecnico-analitica sulla genuinita’ e salubrita’ del prodotto, permetteva ai due gestori di procrastinare illecitamente la durabilita’ delle derrate alimentari anche di oltre un anno. La truffa al consumatore non si fermava alla reale qualita’ dei prodotti che avrebbe acquistato, ma anche sulla veridicita’ delle etichette. Queste ultime erano state rimosse da prodotti carnei stagionati e sostituite con altre recanti indicazioni di ditte e marchi di fantasia. L’ operazione si e’ conclusa con il sequestro dell’intero deposito abusivo e delle attrezzature, nonche’ di circa 50 tonnellate di alimenti presumibilmente destinati alla vendita nella provincia, di alcuni timbri e diverse etichette. Il valore delle derrate irregolari sottratte ammonta a 500mila euro circa. Sono in corso accertamenti tesi ad individuare i canali attraverso cui si approvvigionavano i responsabili della struttura, denunciati per tentata frode nell’ esercizio del commercio.