Finisce nel mirino di Iolanda Boerio e Salvatore Lettera la gara per i lavori di messa in sicurezza ed efficientamento energetico di via Volta, via Don Minzoni e tratto corso Atellano. I due consiglieri di opposizione hanno chiesto chiarimenti e l’adozione di provvedimenti urgenti sullo svolgimento della gara d’appalto con base d’asta di 180mila euro. I lavori sono stati affidati alla ditta Sebastiano Colella con sede in Lusciano. I due esponenti della minoranza puntano l’indice contro la determina 154 del 15 ottobre 2021. Dalla lettura della determina “incriminata” non risulta richiamata la determina a contrarre come previsto ex art. 32, comma 2, D.Lgs 50/2016, dalla linea guida n° 4 Anac e a seguito del D.L. semplificazioni n. 76/2020 (L.N. 120/2020). Inoltre non viene richiamato il criterio di scelta dell’operatore e le motivazioni che hanno determinato tale scelta.
“La determina n. del 15.10.2021 – scrivono Boerio e Lettera in una nota inviata ai vertici del Comune, all’Anac e alla Corte dei conti – non è caratterizzata dalla corretta legittimità atteso che solo in data 27.10.21 (successivamente alla determina n.154/2021) è stata tardivamente approvata, con delibera di giunta comunale n.54, la programmazione biennale servizi e forniture 2021-2022, così come previsto dall’art 21 D. lgs 50/16”. Inoltre, osservano i due consiglieri di opposizione, la ditta (Sebastiano Colella di Lusciano) non risulta essere iscritta nell’elenco delle ditte di fiducia del Comune di Sant’Arpino, ma è aggiudicataria di varie gare di appalto presso il comune di Lusciano, dove l’attuale sindaco santarpinese Ernesto Di Mattia è responsabile del settore economico-finanziario. Come mai la gara è stata vinta da una ditta non iscritta nell’elenco delle ditte di fiducia? La short list fu voluta da Mimmo Iovinella, allora assessore ai Lavori Pubblici, e da Speranza Belardo delegata alla Trasparenza. Alla luce di ciò Iolanda Boerio e Salvatore Lettera invitano a verificare con urgenza tutto quanto da loro rappresentato, affinché vengano tutelati gli interessi e le ragioni dell’Ente Comune di Sant’Arpino e il ripristino della legalità. “Nel caso vi fossero irregolarità – scrivono – si provveda a porre in essere tutti gli atti consequenziali e a valutare i profili di responsabilità e a comminare una sanzione disciplinare ai responsabili del settore per l’evidente violazione di legge addebitando a quest’ultimi ogni eventuale costo che dovesse essere contestato all’Ente dalla ditta Sebastiano Colella”.
Mario De Michele