Sono il missionario comboniano Alex Zanotelli, il capo della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Federico Cafiero de Raho (tra i piu’ votati) e il testimone di giustizia Augusto Di Meo i vincitori dell’edizione 2011 del Premio Nazionale Don Peppe Diana, assegnato a persone che nei piu’ svariati campi si sono distinti nel riaffermare concretamente i principi di responsabilita’ e legalita’ sull’esempio del sacerdote ucciso dalla camorra il 19 marzo del 1994 nella sacrestia della parrocchia di San Nicola di Bari a Casal di Principe.
A rendere noti i nomi il comitato promotore formato dal comitato ”don Peppe Diana”, da ”Libera Caserta” e dalla famiglia del prete, dalla madre Iolanda, dai fratelli Emilio e Marisa; il padre Gennaro e’ purtroppo deceduto nell’agosto scorso. Migliaia i partecipanti alle votazioni on line; una menzione speciale e’ andata al giornalista Silvestro Montanaro per ”un’informazione libera e corretta”. La prima edizione, aveva visto come vincitori lo scrittore Roberto Saviano, Monsignore Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta e il medico di strada Gianni Grasso, dell’associazione Jerry Essan Masslo (menzione speciale all’Agesci e alla Direzione Nazionale Antimafia). Don Diana si batteva per un impegno concreto e quotidiano contro la camorra e per la legalita’: una strada seguita da padre Alex Zanotelli, premiato per le sue numerose battaglie a favore dei piu’ deboli e di chi possiede di meno, come quelle per gli immigrati e contro la privatizzazione dell’acqua. Federico Cafiero de Raho e’ stato tra i piu’ votati per la costante e tenace lotta contro il clan dei Casalesi, che ha portato a centinaia di arresti e da ultimo al fermo del superlatitante Michele Zagaria (il 7 dicembre scorso); Augusto Di Meo, testimone nel processo relativo all’omicidio del sacerdote – riconobbe in foto il killer di don Diana Giuseppe Quadrano – per il coraggio nel non tacere.