Il killer di Tolosa, Mohamed Merah, è stato ucciso dai poliziotti mentre fuggiva dalla finestra. Merah è morto colpito dal fuoco di risposta degli uomini del Raid, che lo hanno raggiunto con un proiettile alla testa. Lo ha detto il procuratore di Parigi, Francois Molins.

Merah “ha avuto un comportamento violento con i compagni e ha tentato il suicidio” durante i soggiorni in carcere. “Se tocca a me morire andrò in Paradiso, se tocca a voi pazienza”. Sono alcune delle ultime parole scambiate da Mohammed Merah con le teste di cuoio francesi, ieri sera, quando alle 22:45 il killer, sempre chiuso nel suo appartamento di Tolosa, ha ripreso a parlare con la polizia. Merah ha filmato le stragi commesse a Tolosa e Montauban con la sua telecamera, ha confermato il procuratore di Parigi.

 

GRUPPO LEGATO AL QAIDA RIVENDICA STRAGE – Un’organizzazione legata ad Al Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi) rivendica la strage di Tolosa. Lo riferisce il sito estremista islamico Shamikh.

E’ STATA SCENA IMPRESSIONANTE – Didier Martinez, portavoce del sindacato dei poliziotti intervistato a Tolosa da BFM tv, ha definito “una scena impressionante” il momento in cui il killer Mohammed Merah si è lanciato dalla finestra del suo appartamento continuando a sparare. Il sindacalista precisa che anche diversi vicini hanno assistito alla scena affacciati alle finestre. “Fino all’ultimo – ha aggiunto Martinez – Merah ha tentato di fare più danni possibili, più vittime possibili. Fingendosi morto per ore, ha ingannato tutti”. Il killer ha tagliato ogni contatto con le teste di cuoio sin dalla tarda serata di ieri, mentre era asserragliato nel suo appartamento di Tolosa.

KILLER MORTO CON ARMI IN PUGNO – E’ stato ucciso mentre fuggiva da una finestra con le armi in pugno il killer della scuola ebraica. Dopo 32 ore di assedio, le teste di cuoio francesi hanno fatto irruzione nell’appartamento dove era asserragliato Mohammed Merah. Il killer si era nascosto in bagno e quando gli agenti sono entrati nell’appartamento “ha risposto con estrema violenza”, secondo quanto ha rivelato il ministro dell’Interno, Claude Gueant. Nel conflitto a fuoco sono rimasti feriti due agenti, di cui uno in modo “molto grave”, secondo fonti della polizia. Dopo l’irruzione, si è sentita una lunga serie di raffiche di armi automatiche durata oltre tre minuti. Le teste di cuoio hanno lanciato bombe accecanti e gas paralizzanti. Alla fine del blitz il ministro Gueant ha annunciato che Merah si è lanciato dalla finestra continuando a sparare contro gli agenti e che è stato trovato morto al suolo.

Il presidente Nicolas Sarkozy che ieri aveva chiesto personalmente ieri di “catturarlo vivo”, si è congratulato con le forze dell’ordine. Per alcune ore si è temuto che Merah, il giovane di origine algerina che si era definito un affiliato di Al Qaida, si fosse già tolto la vita in quanto non aveva dato più segni dalla notte scorsa. Poco prima della mezzanotte infatti era sembrato che fosse scattato il blitz ma in realtà fonti del ministero dell’Interno avevano precisato che si era trattato di un tentativo di mettere sotto pressione il fuggitivo. “La priorità era di consegnarlo vivo alla giustizia”, aveva detto Gueant. Ma l’assassino ha scelto di porre fine alla sua vita. Immediate le ripercussioni politiche: il ministro degli Esteri Alain Juppe ha accusato due candidati alle presidenziali, il socialista Francois Hollande e il centrista Francois Bayrou, di “ignobile strumentalizzazione della tragedia”.

SARKOZY, FATTO POSSIBILE PER PRENDERLO VIVO – “E’ stato fatto il possibile per consegnarlo vivo alla giustizia ma non era concepibile esporre a rischi altre vite. C’erano stati troppi morti”. Lo ha detto il presidente Nicolas Sarkozy, in diretta tv, dall’Eliseo. MICROCAMERE SPIA IN CASA KILLER PRIMA BLITZ – Prima del blitz, le teste di cuoio francesi hanno introdotto una microcamera spia nell’appartamento in cui si era barricato il killer di Tolosa. Solo quando la microcamera è arrivata alla porta del bagno, il killer è uscito allo scoperto e ha cominciato a sparare contro la polizia.

JUPPE’,IGNOBILE STRUMENTALIZZARE DRAMMA – Il ministro francese degli esteri Alain Juppé ha denunciato ogni “strumentalizzazione” del dramma di Tolosa da parte di alcuni candidati all’elezione presidenziale come il socialista Francois Hollande e il centrista Francois Bayrou. “E’ ignobile – ha detto Juppé su Radio Europe 1 – lasciare intendere che questo mostro (il killer di Tolosa, ndr.) sia stato influenzato dalla campagna elettorale quando si sa che è un deliquente da diversi anni e che è andato in Afghanistan”. E ha aggiunto: “Certi (candidati, ndr.) hanno tentato di strumentalizzare questa situazione e lo trovo ignobile”. “Si vede in questa tragedia – ha osservato il ministro – la differenza tra quelli che hanno la stoffa di un uomo di Stato e quelli che si comportano da semplici politici”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui