NAPOLI – Lo sgombero del presidio dinanzi al Comune è ritenuto, come si legge in una nota, dai precari Bros “un atto pericoloso” che evidenzia la sospensione “del dialogo e della mediazione, oltre l’indifferenza
e l’impotenza che la stessa Amministrazione comunale sta dimostrando nei confronti della problematica lavoro”. I precari giudicano, inoltre, le parole del sindaco “di una enorme pericolosita”. “In merito alla impossibilità di dare vita alla giornata mondiale del Fai all’interno di palazzo San Giacomo, è stato frutto di una reazione e rabbia contro l’atto violento della Giunta De Magistris, dove nel merito dell’iniziativa Fai , vogliamo precisare che eravamo disponibili ad una trattativa e rimozione temporanea del presidio per far svolgere serenamente la visita al pubblico del Palazzo comunale. Non ci è stato consentito, né di poter accedere ad una trattativa, dialogo e mediazione con il Comune, né qualche rappresentante dell’ Amministrazione ha rivolto ai precari la proposta di rimuovere il presidio. La nostra richiesta rimane la immediata convocazione del tavolo Interistituzionale tra le parti politiche per porre fine ad anni di precarietà, miseria e repressione”, si legge ancora nella nota. “I precari Bros, che vengono dipinti come criminali e violenti da stampa e politica, hanno dimostrato che in questi 30 giorni di presidio permanente, hanno dato vita ad iniziative pacifiche e sensibilizzazione dell’opinione pubbliche con operazione di pulizia e raccolta di rifiuti sulle scogliere del lungomare e del centro direzionale e del centro cittadino”, conclude la nota.