”Non sussiste alcun rischio che lo studio dell’opera di Dante possa essere eliminato dalla didattica delle scuole. Il contesto scolastico, infatti, rappresenta la sede ottimale per la divulgazione del messaggio culturale che il Sommo poeta comunica”.

Lo ha affermato il ministro dell’Istruzione, Universita’ e Ricerca, Francesco Profumo, rispondendo oggi al Question Time ad una interrogazione delle parlamentare del Pdl Paola Frassinetti che chiedeva quali iniziative intendesse prendere per scongiurare il rischio dell’eliminazione dello studio della Divina Commedia a scuola come proposto da una organizzazione non governativa Gherush92. ”In particolare – prosegue Profumo – si evidenzia che il decreto ministeriale n. 211 del 7 ottobre 2011, con cui vengono individuate le competenze dello studente al termine del percorso liceale, prevede lo studio intensivo della ‘Divina Commedia’, quale opera decisiva per il costituirsi dell’intera cultura italiana. Ovviamente, tale studio si concentra sugli aspetti artistico-culturali dell’opera e tiene conto del contesto storico nel quale la stessa fu prodotta. Gli studenti – conclude il ministro – guidati dall’insegnante, sono cosi’ in grado di leggere il testo con la necessaria consapevolezza critica”.

 

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