La Direzione investigativa atimafia di Messina ha eseguito due provvedimenti di sequestro beni e quote societarie, per un valore di circa 30 milioni di euro, emessi dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Messina, a carico degli imprenditori Antonino e Tindaro Lamonica, di Caronia, sospettati di contiguita’ con esponenti di spicco di gruppi mafiosi operanti nella fascia tirrenica della provincia di Messina e nell’area dei Nebrodi.
La misura patrimoniale e’ il risultato di un’indagine diretta dal sostituto procuratore della Dda di Messina, Vito Di Giorgio sotto il coordinamento del procuratore Guido Lo Forte, che ha ricostruito l’anomala ascesa imprenditoriale dei Lamonica e l’esistenza di un forte divario tra i beni posseduti ed i redditi dichiarati.