È mai possibile che la maggioranza di centrosinistra di Aversa alla vigilia del consiglio comunale per la nomina del presidente dell’assise non abbia ancora trovato un accordo sul nome del successore del dimissionario Carmine Palmiero? Ebbe sì, è possibile. In vista dell’assemblea di domani (mercoledì 22 novembre) fissata alle 9,30 e con all’odg l’elezione del presidente del civico consesso la coalizione di governo è allo sbaraglio. Stasera è in programma un vertice “monco” al ristorante Il Melanino, convocato dal sindaco Alfonso Golia, fresco papà. All’incontro dovrebbero presenti solo i gruppi del Pd, composta da Pasquale Fiorenzano, Erika Alma, Marco Girone e Vincenzo Angelino, e della Politica che serve, formato da Paolo Cesaro, Mimmo Menale, Antonio Andreozzi e Mariano Scuotri. Al summit daranno forfait lo schieramento dei Moderati che fanno capo al consigliere regionale Giovanni Zannini. Oltre ai zanniniani Olga Diana e Francesco Forleo, saranno assenti anche Federica Turco di Noi Aversani e Roberto Romano di Insieme per il Futuro, a un passo dal passaggio con i Moderati. Ben quattro componenti del centrosinistra non prenderanno parte all’incontro voluto dal primo cittadino. Domani in prima convocazione la maggioranza si presenta in aula senza i numeri per eleggere il nuovo timoniere del civico consesso. Nelle prime due votazioni serve il quorum dei 2/3, cioè 16 voti a favore, dalla terza votazione basta la maggioranza più uno, cioè 13 voti. L’assise è convocata in seconda battuta per giovedì sempre alle 9.30.
Eppure, dopo il tentativo fallito di indicare un esponente dell’opposizione, la soluzione “in casa” appare scontata: eleggere Roberto Romano, l’unico gruppo che ha siglato il “Patto 2024” senza alcun riconoscimento politico, nonostante la promessa di entrare in giunta entro settembre scorso. Non si comprendono i motivi per i quali la maggioranza non ha trovato la quadra sul nome di Romano, l’uomo giusto a posto giusto. Pensare di eleggere un presidente del consiglio del Pd o della Politica che serve è fantapolitica. Zannini non digerirebbe il rospo. E la maggioranza che sostiene Golia si sfalderebbe come neve al sole. Non sappiamo se il vertice “monco” convocato dal sindaco si svolgerà o meno. Può darsi che l’incontro tra tutte le anime del centrosinistra si possa tenere domattina. La notte porta consiglio. E Pd e Politica che serve potrebbero capire che l’unica strada percorribile senza scossoni è quella di puntare su Romano. Chissà? Ma una cosa è certa: se qualcuno pensa di pescare dal cilindro il nome della dem Alma si è fatto i conti senza l’oste Zannini. Intanto domattina al Bar Roma dovrebbe riunirsi la minoranza per adottare una linea comune. ‘opposizione appare compatta. Invece ha le idee poco chiare il sindaco Golia. Che però stavolta rischia seriamente di andare a casa prima del tempo. Dal gruppo Zannini è arrivato un segnale forte: uomo avvisato, mezzo salvato.
Mario De Michele