“Casa mia, casa mia per piccina che tu sia tu mi sembri una badia. Tutta nitida e ridente,
tutta chiara e risplendente, non ti manca proprio niente…”. Le famiglie Alma, che abitano in via Campostrino a Cesa, canteranno per fine anno la celebre filastrocca. Che però non si addice all’immobile nel quale vivono gli zii del sindaco Pd Enzo Guida e la compagna Erika Alma, consigliere comunale dem ad Aversa. Lo stabile è mastodontico rispetto all’area di edificazione (foto in basso). Al punto che dal palazzo confinante è comodo scambiarsi oggetti e alla bisogna prodotti per la cucina. L’immobile è una vera badia (abazia) che ospita tre nuclei familiari. Un’abitazione di proprietà di Cesario Alma, geometra dell’ufficio tecnico, un’altra di Francesco Alma e un terzo di Luigi Alma, padre di Erika. La struttura è stata rimessa a lucido con il bonus edilizio, almeno così si vocifera. E qui sorgono tre problemi. Il primo: il palazzo è urbanisticamente conforme per accedere al beneficio? Il secondo: l’immobile rispetta la distanza dagli edifici confinanti e l’altezza? Il terzo: il balcone dell’ultimo piano “occupa” suolo pubblico? In tutti i casi, se fossero confermati, i parenti del sindaco Guida si troverebbero in un bel guaio. Se hanno effettuato l’intervento tramite il superbonus avrebbero commesso un reato. Se la distanza perimetrale è fuorilegge ne avrebbero commesso due. Come svelare l’arcano? Semplicissimo: al responsabile del settore Urbanistica Giacomo Petrarca basterebbe dare un’occhiata alle carte dell’Utc per poi recarsi in loco per un accurato sopralluogo. Il tecnico comunale non può essere solerte a giorni alterni o meglio a famiglie alterne. Se non vuole scomodarsi, cosa strana visto che in casi “mirati” (anche quando c’è poco da contestare) si scomoda volentieri, può chiedere informazioni al suo collega d’ufficio Cesario Alma, che gli potrà fornire tutta la “storia” del palazzo. Ad esempio potrebbe dirgli se sono stati effettuati interventi di ampliamento. E se l’opera di allargamento, che fa “sforare” l’edificio in quello del vicino e il balcone su suolo pubblico, è stata realizzata secondo i crismi di legge. A scanso di equivoci e per evitare gravi omissioni l’articolo di oggi funge anche da esposto-denuncia all’Utc e alla polizia municipale guidata da Nocodeme De Lucia. Quindi è meglio per Petrarca e per i vigili urbani darsi una mossa perché la palla passerà, in caso di clamorosa svista, alle autorità competenti. E saranno dolori per tutti. Cogliamo l’occasione per porgere gli auguri di buon anno al sindaco Enzo Guida e alla sua famiglia. Il 2023 riserverà tante sorprese.
Mario De Michele