MONDRAGONE – Non solo detenuti in un penoso stato di incuria ma pure con la spada di Damocle dell’imminente abbandono. Questo la risultanza principale che emergerebbe nell’operazione condotta dalle Guardie Zoofile dell’OIPA di Caserta, congiuntamente ai Carabinieri di Mondragone. Un’ abitazione privata, di fatto divenuta una sorta di improprio rifugio con all’interno pure un cane morto ed altri moribondi.
Poi il secchio con poca acqua talmente scura a causa dell’accumulo di feci, da non fare inizialmente notare la presenza di due tartarughe. In tutto 19 meticci di taglia medio-piccola ed un 1 rottweiler. Erano detenuti in box esterni fatiscenti e sporchi, in alcuni casi senza adeguata copertura dalle intemperie. Agghiacciante il risultato del primo esame effettuato dai Medici Veterinari presenti al sopralluogo. Tutti i cani sono malati di cimurro. La stessa malattia che probabilmente ha determinato l’agonia di alcuni di loro e la morte di un meticcio. Comunque, anche in questo caso, sostengono dall’OIPA, senza che gli sarebbe stata prestata alcuna cura. A completare la già penosa situazione quanto scoperto all’interno della casa. Otto gatti detenuti senza luce né aria in una stanza completamente serrata. Erano tutti visibilmente spaventati. Un po’ ovunque le tracce della presenza dei ratti. Sotto una tettoia in fibra di amianto e con gli escrementi che avevano contaminato gli alimenti sia quelli destinati agli animali che all’uso umano. Tutti gli animali sono stati sequestrati e sono attualmente in attesa di trasferimento in una struttura idonea e attrezzata con un reparto di quarantena. I due detentori sono stati denunciati per maltrattamento di animali ai sensi della legge 189/2004 art 544 ter e obbligati dalla Asl a procedere allo sgombero della struttura.