Una coppia di bulgari e un italiano sono stati arrestati con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’alterazione dello stato civile di due neonati. Lo rendono noto i Carabinieri di Mondragone , coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Caputa Vetere che hanno indagato sulla vendita di due neonati, partoriti in Italia – riferisce un comunicato – da giovanissime ragazze bulgare e poi falsamente riconosciuti da un ‘padre’ italiano, marito di una coppia sterile.
I due bulgari arrestati selezionavano nel loro paese le giovani madri mentre l’italiano si occupava di reperire coppie sterili in Italia desiderose di avere figli e di assisterle nelle pratiche legali per il riconoscimento.
Le donne bulgare in avanzato stato di gravidanza venivano reclutate nel loro paese ma poi partorivano in Italia per cedere i loro bambini grazie all’ intermediazione di un’organizzazione che è stata scoperta dai carabinieri nel casertano. Organizzazione, che come hanno accertato i carabinieri di Mondragone (Caserta), pretendeva fino a 20mila euro a bambino. In manette sono finite tre persone: due bulgari ed un italiano. I neonati finivano a coppie desiderose di avere un bambino con le quali l’organizzazione precedentemente aveva preso accordi. Le donne partorivano in una clinica o un ospedale della zona e successivamente si presentavano alcuni uomini che provvedevano a riconoscere il bambino, registrandolo così all’anagrafe. Al momento sono state accertate due ‘cessioni’: l’indagine è scattata nell’agosto del 2009 ed è andata avanti anche grazie ad alcune intercettazioni telefoniche. I carabinieri hanno anche denunciato due genitori che, secondo gli investigatori, avrebbero falsamente riconosciuti i due bambini.