Assolti dall’accusa di concorso in testato omicidio la moglie e il fratello del capo del gruppo di fuoco del clan dei Casalesi Giuseppe Setola e il fratello del boss Francesco Bidognetti, Michele, nell’ambito del processo Domizia
che si e’ concluso con una sentenza emessa dai giudici della seconda sezione, collegio A, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presidente Flora Mazzaro, a latere Mario Morra e Francesco Caramico D’Auria. Stefania Martinelli e Pasquale Setola, in concorso con Bidognetti, erano, infatti, accusati di concorso nel tentato omicidio del perito assicurativo Raffele Zippo, vittima nel 2000 di un agguato a Casal di Principe. Il dispositivo di sentenza e’ stato letto in una aula al primo piano del tribunale gremito da avvocati, giornalisti e familiari degli imputati, ben 60, accusati di associazione per delinquere ed estorsioni sul litorale domitio. Le condanne piu’ significative sono state quelle di Alessandro Cirillo e Giuseppe Setola a 30 anni di reclusione, Giovanni Letizia a 8 anni, Nicola Alfiero a 16 anni e il geometra Bernardo Cirillo a, parente di Bidognetti, a 9 anni. Stessa pena per Giosue’ Fioretto. Condannate dai giudici anche due donne, Assunta D’Agostino, convivente del pentito Domenico Bidognetti, a 6 anni, e Angela Incandela a 14. Il processo ha ricostruito l’ascesa criminale del gruppo Bidognetti dal 2000 fino al 2005 – 2006, biennio in cui si chiude l’esperienza criminale del capozona Luigi Guida. Il pm Francesco Curcio aveva chiesto condanne per oltre 6 secoli di reclusione per i 60 imputati.