Quando è troppo è troppo. E mai come stavolta i dem casertani hanno davvero esagerato. In vista del congresso provinciale, in programma il 12 febbraio, la platea degli iscritti ha raggiunto la cifra stellare di circa 6mila tesserati. Siamo ben oltre lo scandalo. In Terra di Lavoro sono attivi solo 5 circoli e il numero di iscritti al partito prima del nuovo tesseramento superava di poco la soglia di mille. Parlare di doping è poco. Definirle tessere gonfiate ancora meno. Nel giro di due mesi (dicembre-gennaio) sono stato raccolte oltre 5mila sottoscrizioni. Lo scorso novembre, poco dopo l’avvio del tesseramento 2022, erano meno di mille. Iscrizioni “drogate” dalla corsa agli armamenti delle due componenti (entrambe sostengono Stefano Bonaccini) che fanno riferimento a Gennaro Oliviero e Pina Picierno. Un boom decisamente anomalo. I dem casertani sono commissariati da un bel po’. Sul territorio sono praticamente scomparsi. Il radicamento del partito è un sogno lontano. Com’è possibile che in un contesto politico così disastroso ci sia stata la fioritura di 6mila tesserati. Una rinascita che assomiglia più ad un aborto. Sul congresso inoltre pende il ricorso degli olivieriani per far fuori Silvio Sasso, Massimo Schiavone e Carlo Loffredo, invisi al grande capo. “Se non saranno esclusi dalla platea degli iscritti ci rivolgeremo alla magistratura” (clicca qui). Una battaglia nella battaglia: teatro di guerra Sessa Aurunca, dove addirittura i tesserati sarebbero circa mille. Più della città capoluogo, più di Aversa e Santa Maria Capua Vetere, rispettivamente seconda e terza città di Terra di Lavoro. Forse il record nazionale dei tesseramenti in base al numero di abitanti. Doping sfrenato anche a Casal di Principe, Alife e Letino. A rendere ancora più farsesco il congresso del 12 febbraio è il termine ultimo per presentare i nomi dei candidati alla segreteria provinciale: il 5 febbraio. La campagna elettorale si dovrebbe svolgere in una settimana. Ridicolo. Non è meglio stabilire tutto a tavolino? Almeno gli iscritti non sarebbero presi per i fondelli. Celebrare il congresso in queste condizioni è da matti. Proprio per questo probabilmente si terrà. Il Pd casertano ci ha abituato a scelte da manicomio.
Mario De Michele