Ammette la sconfitta del Movimento 5 Stelle alle regionali di Lombardia e Lazio. Ma se la spiega con la difficoltà dei pentastellati di ottenere anche a livello territoriali i risultati delle politiche. Peraltro fa giustamente notare che Giuseppe Conte ha avuto poco tempo per avviare il processo di radicamento del partito sul piano locale. È come sempre intellettualmente onesto Arnaldo Lomuti. Ai microfoni di Italia Notizie il deputato dei 5 Stelle analizza l’esito delle urne nella competizione lombardo-laziale. “Era un risultato prevedibile, nessuna novità. Di nuovo c’è – annuncia Lomuti – che a breve partiremo con un percorso di radicamento con la nomina dei referenti provinciali e con i gruppi territoriali”. Insomma, Conte e company forgeranno il Movimento anche a livello regionale, provinciale e comunale per essere sempre più protagonista della scena politica a tutti i livelli. L’onorevole Lomuti, che è il capogruppo del M5S della commissione Affari Esteri della Camera, enuclea la posizione dei pentastellati sulla spinosa questione del sostegno militare all’Ucraina nel conflitto contro la Russia. “Non siamo noi che abbiamo cambiato posizione, è cambiata la situazione sul campo di battaglia. Quando cambiano gli scenari – rimarca Lomuti – la politica ne dovrebbe prende atto per mettere a punto nuove strategie. È il momento di insistere per aprire un tavolo di pace che conduca alla fine delle ostilità. Qualcuno – conclude Lomuti – non si rende conto che se puntiamo solo sulle armi rischiamo una guerra nucleare”. Non ha tutti i torti.
Mario De Michele
LA VIDEO INTERVISTA AD ARNALDO LOMUTI