Le autorita’ cinesi hanno condannato a due anni di prigione un popolare cantante tibetano accusato di cantare canzoni politiche che inneggiano alla unita’ tibetana e alla liberta’. Ugyen Tenzin, 25 anni, e’ uno dei piu’ popolari cantanti tibetani.
A febbraio e’ stato arrestato dalle autorita’ dopo aver pubblicato un album con canzoni che contengono versi per il Dalai Lama e per il primo ministro del governo tibetano in esilio in India, Lobsang Sangay. Ugyen era stato gia’ arrestato nel 2008 per aver partecipato alle proteste contro le operazioni minerarie cinesi nella contea di Nangchen. Secondo gruppi che si battono per i diritti dei tibetani, alla famiglia non e’ stato permesso di incontrare Ugyen in carcere e non si conoscono le sue condizioni. La polizia e’ ora alla ricerca dell’autore delle parole delle canzoni di Ugyen. Secondo dati forniti dal Centro per i diritti umani e la democrazia in Tibet, dal 3008 le autorita’ cinesi hanno arrestato circa 60 artisti tibetani. A due anni e’ stato invece condannato Khenpo Gyewala, abate del monastero Gyegyel Zogchen, dopo aver trascorso 20 giorni di detenzione in una localita’ segreta a marzo. Lo scorso 8 marzo l’abate era scomparso dopo che le autorita’ avevano vietato lo svolgimento di un famoso festival religioso fondato dall’abate. Alla notizia della detenzione segreta dell’abate. sua sorella e’ morta per la paura.