Luciano Passariello e Cosimo Silvestro ottengono gli arresti domiciliari dopo quattro notti in cella a Poggioreale. L’inchiesta nella quale sono coinvolti punta a fare chiarezza sulla gestione della Sma, azienda regionale nel campo delle bonifiche degli impianti industriali. L’ex consigliere regionale Passariello e Silvestro sono accusati di aver ricevuto soldi e regali da imprenditori che lavoravano negli appalti sbloccati dalla società partecipata. Inchiesta dei pm Fulco e Woodcock, si indaga per finanziamenti illeciti ai partiti (nel caso di Passariello) e di corruzione, si attendono gli interrogatori dinanzi al gip Baldassarre da parte degli altri indagati. Nel corso del suo interrogatorio, Passariello aveva preso le distanze rispetto al suo principale accusatore, vale a dire il manager Lorenzo Di Domenico, che proprio lui aveva contribuito a piazzare alla guida della Sma (e che ha recentemente patteggiato una condanna a due anni di reclusione). L’inchiesta tiene sotto il profilo indiziario ma, per il giudice, sono attenuate le esigenze cautelari. Tornando più specificatamente all’inchiesta Sma, colpisce che la società fosse utilizzata quasi come una azienda propria da Passariello che in Consiglio regionale era stato eletto, tra le polemiche, presidente della Commissione di vigilanza sulle Partecipate e che nonostante fosse all’opposizione era riuscito far nominare il suo commercialista, Lorenzo Di Domenico, come amministratore unico della Sma. Dalle indagini è emerso un quadro francamente avvilente ” anche per ” l’assoluta normalità ” di pagamenti e oboli affrontati come se fossero indispensabili al funzionamento della macchina pubblica che si è “tramutata in una sorta di apparato corruttivo autonomo”. Sono le conclusioni del gip Baldassarre contenute nell’ordinanza che ha portato la compagnia di Casalnuovo della Guardia di finanza a eseguire nove misure cautelari, di cui tre in carcere, come nel caso del provvedimento che ha colpito l’ex consigliere regionale (all’epoca dei fatti esponente di Fratelli d’Italia) Luciano Passariello, candidato alle politiche del 2018 senza essere eletto. L’inchiesta ha fatto luce su un meccanismo di corruzione che ruotava attorno alla Sma Campania, azienda in house della Regione che si occupa di ambiente e che Passariello utilizzava come se fosse una società di sua proprietà: “Ti ho messo qui per fare soldi ” , diceva all’amministratore. La misura cautelare in carcere è stata eseguita anche per Alessandro Soria, responsabile area manutenzione del territorio Sma. Arresti domiciliari, invece, per Agostino Chiatto, dipendente della Sma, che all’epoca dei fatti ( l’inchiesta esamina vicenda dal 2016 al 2021) era stato temporaneamente distaccato alla segreteria di Passariello e Antonio Tuccillo, amministratore e gestore di una delle società coinvolte nell’inchiesta che avrebbero versato denaro per Passariello e gli altri dipendenti della società regionale di cui ottenevano appalti. Disposto anche un sequestro per 700 mila euro. E come se non bastasse, dall’indagine è emerso un altro filone investigativo che porta al Comune di Napoli dove una funzionaria, Rosaria Zingaretti, e un impiegato, Ciro Magallo, oggi entrambi in pensione, avrebbero favorito, dietro il pagamento di tangenti, l’assegnazione di gare d’appalto alle società riconducibili a Salvatore Abbate, già coinvolto nello scandalo Sma. Per l’ex funzionaria è stato disposto l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria e per l’impiegato quello di dimora nel comune di Volla, dove risiede e dove avrebbe addirittura portato le buste degli altri concorrenti per le gare all’imprenditore vicino di casa per fare in modo che presentasse l’offerta più conveniente. “Mi occupavo io personalmente di recidere lo scotch e la cera lacca con cui erano chiuse le buste con un bisturi da chirurgo “, rivela Rolando Abbate, uno degli imprenditori indagati che poi utilizzava lo stesso scotch e la stessa cera lacca per richiudere le buste. Tutto in una dialettica politica, come confermato dai consiglieri regionali ascoltati dai pm, che però secondo il gip “avrebbe creato il sostrato per relazioni criminali e corruttive “. E su Di Domenico, secondo quando emerge dall’indagine, Passariello avrebbe esercitato continue pressioni, anche attraverso Agostino Chiatto, dipendente Sma distaccato alla sua segreteria, per ottenere contributi alla sua campagna elettorale. In una delle conversazioni intercettate dalla Finanza, l’ex consigliere regionale si rivolge a Di Domenico dicendogli: “Secondo te, perché io ti ho messo là (cioè in Sma, ndr), se non per fare soldi”. E lo stesso commercialista conferma che Passariello chiedeva continuamente soldi, che ” pretendeva una tangente da tutti i soggetti che avevano a che fare con Sma”. Addirittura, da una piccola ferramenta di Ischia e avrebbe cercato di imporre l’assegnazione di una gara a una società di autonoleggio che, però, non avrebbe avuto i titoli. E su quanto accadeva in Sma l’imprenditore indagato Salvatore Abbate afferma che “facevano a gara a chi chiedeva di più “. A Cosimo Silvestro viene data una auto, una Range Rover Evoque, che con il suo stipendio difficilmente si sarebbe potuto permettere. Con questo meccanismo si ottenevano appalti anche con assegnazione diretta che in una intercettazione sono indicati come ” il polpo è pronto “. Secondo gli inquirenti Passariello tra il dicembre del 2017 e il febbraio del 2018 ha ottenuto ” in contanti e in nero denaro da una quindicina di aziende in occasione delle elezioni Politiche del marzo 2018 “. Le somme corrisposte dalle aziende “vanno complessivamente da 500 euro a 23.000 euro”. Interrogato dai pm non in questo procedimento ma in quello precedente, però, Passariello ( a cui sono stati sequestrati 40.500 euro), difeso dall’avvocato Giuseppe Ricciulli, respinge le accuse e si dice esterrefatto delle contestazioni. In merito all’arresto dell’ex consigliere regionale, il senatore Antonio Iannone, commissario regionale di Fratelli d’Italia in Campania afferma che “FdI lo ha espulso dal partito già nel 2018. Una scelta di rigore immediatamente consumata, su proposta del Coordinamento Regionale, dai vertici nazionali del partito che il Passariello ha attaccato anche pubblicamente e scegliendo altre collocazioni politiche ” . Sulla vicenda interviene anche l’attuale Cda di Sma Campania per ricordare che ” siamo stati nominati dalla Regione Campania 10 mesi fa, proprio allo scopo di avviare una forte azione di discontinuità rispetto alla precedente gestione”.