Bollette pazze? Peggio. Bollette truffa. Da giorni i cittadini di Cesa sono subissati di cartelle esattoriali. Una pioggia scrosciante. Pesca a strascico. A Roma direbbero: “Ndo cojo cojo”. Sono tanti quelli colpiti pur avendo pagato fino all’ultimo centesimo i tributi comunali. “Ma come? Ho versato tutto e mi chiedono lo stesso di pagare!”, è il tam-tam che circola in città. C’è un’inversione di onere: non è il Comune a dimostrare che sei moroso, spetta ai contribuenti esibire i pagamenti. Il mondo all’incontrario. Tutti sono a caccia dei bollettini. Tutti sono costretti a calcolare l’importo contestato e ciò che hanno versato nelle casse comunali. Serve un commercialista. In molti casi sono state inviate cartelle di imposte già pagate. Per gli sfortunati che non sono riusciti a trovare i versamenti effettuati oltre il danno la beffa: devono chiedere accertamenti all’ufficio competente o darsi un pizzico sulla pancia e pagare di nuovo. Che indecenza. L’ultimo disastro griffato Enzo Guida riguarda la Sogert, la società cui è stato affidato il servizio di riscossione dei tributi. Una ditta invisa a tutti gli abitanti per la metodologia “aggressiva” di introitare soldi. È pleonastico dire che le tasse vanno pagate. Ma pagarle due volte è un po’ eccessivo. O no? Peraltro l’amministrazione comunale non offre servizi di qualità. A Natale furono recapitati ai cittadini sgraditi regali. Bollette a raffica, pignoramenti, dinieghi al rateizzo. La storia si è ripetuta. L’aggressività della società di riscossione è stata più volte denunciata anche nella vicino Sant’Arpino, dove si susseguono critiche nei confronti di Di Mattia e company. A Cesa gli stessi problemi. Gente infuriata per la pesca a strascico. “Ndo cojo cojo”, appunto. Tante le persone costrette a chiedere permessi di lavoro per ottenere spiegazioni all’ufficio Tributi. Negli atti spediti dalla Sogert si legge che per i pagamenti entro i 30 giorni viene applicato il 3% come oneri di riscossione, mentre per i pagamenti oltre i 60 giorni viene addirittura applicato il 6%. Una percentuale altissima per cittadini che già si trovano in difficoltà a causa di un’inflazione alle stelle che si mangia una consistente fetta dei salari. Altro che Nuova Primavera Cesana. Siamo in pieno inverno. Di chi la colpa? Della volontà politica del sindaco Guida e della maggioranza di centrosinistra. Pagare tutti per pagare meno è sacrosanto. Pagare due volte è un sacrilegio.
Mario De Michele