NAPOLI – Il tribunale del Riesame di Napoli ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip nei confronti dell’imprenditore Francesco Ragosta, arrestato lo scorso 19 marzo con le accuse di concorso esterno in associazione camorristica, riciclaggio e interposizione fittizia;

il tribunale ha anche annullato l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e l’aggravante dell’articolo 7 per l’accusa di riciclaggio nei confronti di Fedele Ragosta, fratello di Francesco. I due, difesi rispettivamente dagli avvocati Fabio e Silvio Fulgeri e Mario Papa, secondo l’accusa avevano accumulato un patrimonio milionario riciclando denaro del clan camorristico Fabbrocino, attivo nel Vesuviano. La famiglia Ragosta possiede importanti alberghi nonché aziende siderurgiche ed alimentari, tra cui la Sapori e la Lazzaroni. Francesco Ragosta è tornato in libertà; Fedele resta detenuto per le accuse di riciclaggio e corruzione in atti giudiziari: nell’inchiesta sono infatti coinvolti numerosi giudici tributari, motivo per il quale su questo aspetto è competente il tribunale di Roma. Lunedì al Riesame sarà discussa la posizione del terzo fratello arrestato, Giovanni.

 

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