AVERSA – L’invito rivolto dalla nostra Associazione alle parti sociali, al mondo della cultura e, più in generale, alla pubblica opinione della nostra provincia a recuperare una maggiore attenzione rispetto alla riforma del mercato del lavoro è stato ben accolto e positivamente interpretato.
Il primo momento di riflessione sul tema si è tenuto giovedì 12 aprile presso la libreria Feltrinelli di Caserta ed ha affrontato in particolare il punto più critico e discusso della “riforma Fornero”, quello della modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Il dibattito, aperto dal saluto di Pasquale Iorio per la Rete etica dei valori e condotto e animato dal Direttore di ‘Campanianotizie’ Mario De Michele, ha visto intervenire i Segretari provinciali CGIL e CISL Camilla Bernabei e Carmine Crisci, il Presidente Sezione Costruttori Edili di Confindustria Caserta Gianluigi Traettino e Carlo De Michele per Carta ‘48, registrando opinioni ed analisi differenziate sull’argomento ma tutti convergenti sulla centralità del lavoro e del rispetto, umano e costituzionale, della dignità del lavoratore a monte di qualsiasi soluzione tecnica degli attuali problemi. Diversi, quindi, i giudizi sulla riforma e sulle prospettive, concorde il convincimento che in una provincia “dolente”, come la nostra è stata definita, con patologie che vanno ad aggravare il quadro nazionale, occorra una capacità non solo di dialogo ma anche di iniziativa diretta delle forze sociali, come ad esempio già fatto dalle imprese e dal sindacato in tema di legalità. Protocolli di intesa ed iniziative per presentarsi con progetti comuni utili a “sbloccare” le tante questioni rallentate o irrisolte che impediscono lo sviluppo della nostra terra. La necessità, di conseguenza, di trovare nuova sintesi per un confronto con la politica, le istituzioni e la burocrazia che contribuisca a far uscire ogni sfera di responsabilità da una afasia ed incapacità di svolgere efficacemente il proprio ruolo che sta penalizzando ormai troppo la comunità. Come promotori dell’iniziativa siamo soddisfatti non solo dell’incontro, peraltro arricchito da un pubblico attento con la presenza di autorevoli esponenti della politica e della cultura, ma anche del fatto che la sensibilità dei relatori ci assicura che sui temi del bene comune, pur nel coerente rispetto delle posizioni, si è avviato un processo positivo di serio confronto.