Niente slittamento, cambia la sequenza di due giornate di campionato: la 33/a, sospesa sabato scorso per la morte di Piermario Morosini, si gioca il 24 e 25 aprile, quindi dopo la 34/a che andrà in scena in questo fine settimana. Convocato d’urgenza, il Consiglio della Lega di A ha deciso in un’oretta “per salvaguardare l’interesse dei tifosi e delle televisioni”.
Ma, a partire dalle frizioni fra l’Inter e Maurizio Beretta, qualcosa negli ultimi giorni non ha funzionato, se anche Adriano Galliani si è spinto a dire che “la Lega non ha una bella immagine e deve lavorare per migliorarla”. Cambia anche il programma della 34/a giornata, con due anticipi in più sabato 21 aprile oltre a quelli già programmati, Chievo-Udinese e Novara-Napoli: sabato si gioca Parma-Cagliari alle 18 e Catania-Atalanta alle 20.45. Questo permette di avere due anticipi nel turno infrasettimanale della 33/a giornata. Martedì 24 aprile si giocheranno alle 18.30 Atalanta-Chievo e Cagliari-Atalanta (a Trieste). Mercoledì 25 sono in programma Novara-Lazio alle 12.30 e cinque partite alle 15: Siena-Bologna, Lecce-Napoli, Palermo-Parma, Roma-Fiorentina e Udinese-Inter. Alle 18, poi, Cesena-Juventus e Milan-Genoa. C’é quindi la contemporaneità per le partite che riguardano corsa al terzo posto e scudetto. “Per il Milan cambiava poco che recuperare la partita o slittare – ha detto Galliani -: dovendo giocare due volte in casa, nemmeno un indovino saprebbe se è meglio affrontare prima il Bologna o il Genoa”. Chi aveva la squalifica per la 33/a la sconterà nella 34/a. Quindi, a differenza di quanto sarebbe accaduto con lo slittamento, la Fiorentina avrà Amauri contro la Roma, in Atalanta-Chievo ci saranno Denis e Pellissier, e l’Inter affronterà l’Udinese con Samuel. Ed è lecito aspettarsi nuove polemiche, dopo quelle che hanno preceduto questa decisione. L’Inter e altre tre squadre (Udinese, Napoli e Genoa) già da sabato si sono opposte all’ipotesi dello slittamento in nome del regolamento. Quarantotto ore di confronti telefonici non sono bastati a sbrogliare la matassa, e Beretta ha convocato d’urgenza per oggi pomeriggio il Consiglio. Nel frattempo il dg della Roma Franco Baldini ha parlato di situazione “ridicola”, e il patron della Lazio Claudio Lotito ha proposto di far partecipare alle riunioni di Lega solo i presidenti, non i dirigenti. Frecciate a parte, nulla si è mosso fino alle 18.30, e la Lega si è attirata così critiche da più parti per la gestione del problema in giornate che per il mondo del calcio sono state di lutto. Alla fine, in nome di tifosi e tv più che del regolamento, è passata la mozione del rinvio, con cinque squadre a favore, due contro (Palermo e Udinese) e una (Parma) che non ha partecipato al Consiglio. Ma non è passato inosservato il nuovo tentativo dell’Inter e altre società di dare una spallata a Beretta, da mesi al vertice della Lega nonostante abbia già un altro incarico in Unicredit. “Non ho una visone monocratica della Lega – si difende Beratta – La Lega ha fatto quello che doveva: ieri doveva essere la giornata del silenzio e del rispetto, oggi quella delle decisioni. In un’ora scarsa abbiamo deciso guardando alle esigenze dei tifosi e delle tv, con una valutazione serena nelle sedi opportune: il resto sono dichiarazioni dal sen fuggite”. E Beretta annuncia anche che il Consiglio istituirà “una commissione di esperti per individuare gli standard di massimo livello per prevenzione, pronto intervento e assistenza a bordo campo. In Italia il livello è già alto, ma si può sempre migliorare”.