Com’è nel loro stile i fratelli Arena dicono una cosa e ne fanno un’altra. Per un periodo sono stati con un piede nel Pd e con l’altro nei Moderati del consigliere regionale Giovanni Zannini. Alle ultime comunali invece fino a un momento prima della presentazione delle liste hanno giocato su due tavoli, quello di Antonino Santillo e quello di centrosinistra. In zona Cesarini hanno scelto la carovana dell’attuale sindaco. La corsa al potere è proseguita nelle trattative post voto. Orta Viva, raggruppamento sponsorizzato dagli Arena, ha ottenuto 997 preferenze con l’elezione a consigliere comunale di Tiziana Dirasco e Immacolata Liguori, molto “attive” nelle Politiche sociali (poi parleremo di Benito e Giovanni). Ma la spartizione delle poltrone finì male. I due fratelli bramavano un posto in giunta. Al termine delle consultazioni rimasero a mani vuote. E ovviamente se la sono legata al dito. Nel primo civico consesso Orta Viva e Fare Democratico per Orta Verde, lista ideata da Nando D’Ambrosio, anch’essa senza posti al sole nonostante i due membri portati in assise (Nicola Margarita e Antonio Sorvillo), hanno costituito un unico gruppo di 4 consiglieri. In quella occasione il neonato gruppo dichiarò: “Voteremo punto per punto”. In altre parole appoggio esterno. Ma Gianfranco e Raffaele Arena non amano stare all’esterno delle stanze del potere. Così dopo essere usciti dal portone principale ora tentano di rientrare dalla finestra nella speranza di portare a casa almeno un posticino. Nel loro mirino è finita la poltrona di presidente del Comitato tecnico-scientifico dell’Acquedotti. Stipendio di circa 800 euro. Un ruolo che viene assegnato dal timoniere della società idrica e spetta al Comune di Orta di Atella. Nei giorni scorsi infatti sulla scrivania di Francesco Petrella è arrivato un inaspettato curriculum vitae, quello del 31enne Umberto Maiello. Esperienze professionali: responsabile delle merci in magazzino in un calzaturificio di Sant’Arpino, barista, banconista e macchinista, anche addetto alla vendita nel reparto dolciario, del bar Beautifull di Orta di Atella e manutentore di impianto di falda acquifera presso ABC di Bagnoli. Per carità, tutti mestieri nobili, ma qual è l’attinenza con il Comitato tecnico-scientifico dell’Acquedotti? Non aiuta il titolo di studio di Maiello: diploma di Istruzione Tecnica ad indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio. Basta fare un veloce confronto con l’attuale presidente del Comitato. È Raffaele Picaro. Possiede un curriculum chilometrico nel campo della pubblica amministrazione, oltre ad essere professore universitario. Sia chiaro, Picaro non è un santo, ma ha tutte le carte in regola per ricoprire quel ruolo. Non ci piove. Per i fratelli Arena non è una questione di merito ma soltanto di occupazione del potere, possibilmente con riscontri economici. Come detto, la nomina, che è in quota Orta di Atella, è di competenza del presidente Petrella, sentita l’assemblea dei soci. Il neo timoniere dell’Acquedotti è un avvocato di prim’ordine, cassazionista ed esperto nel recupero crediti (ha già chiuso una impegnativa transazione). È un manager di qualità. La persona giusta per scongiurare il deragliamento della società idrica. Che criterio adotterà nella scelta del presidente del Comitato tecnico-scientifico? Sicuramente quello del merito e dei titoli. Per i fratelli Arena un altro flop in vista. Caccia alla prossima poltrona. Gira la giostra.