A caldo, pochi minuti dopo la vittoria al ballottaggio, Franco Matacena ha dichiarato ai microfoni di Italia Notizie che la nuova giunta sarà composta “da aversani con spiccate competenze”. Un esecutivo di alto profilo, insomma. Le buone intenzioni del neo sindaco di Aversa passeranno sotto le forche caudine delle richieste dei gruppi di maggioranza. Tutto nella norma. I promotori delle liste e i candidati ci hanno messo la faccia. Chiederanno visibilità. La questione sarà affrontata di petto dopo la proclamazione ufficiale di Matacena. Ma l’ossatura della squadra di governo è a grandi linee già definita. Prima di passare ai nomi dei papabili una considerazione sulla poltrona del presidente del consiglio. Sarebbe un errore politico-amministrativo mettere nel piatto della distribuzione delle cariche una figura istituzionale super partes indicata con estrema chiarezza dagli elettori. Quel posto spetta di diritto a Giovanni Innocenti, mister mille voti e “anima” di Aversa Moderata, prima lista in assoluto con oltre 3.800 preferenze, che ha portato in assise 5 eletti, ovvero un terzo dell’intera maggioranza. Le regole della democrazia pongono fuori concorso la carica di capo dell’assemblea. Vedremo se sarà così. Eccoci ai nuovi assessori. Partiamo con il vicesindaco. Nessun dubbio. La casella era stata già assegnata prima del voto. Sarà Alfonso Oliva di Aversa Italia, passato dal centrodestra alla coalizione civica in seguito all’impegno di tutti gli alleati di assegnargli la casacca con il numero due della giunta. Si dice che sarebbe stato firmato addirittura un documento scritto, poi strappato per non lasciare prove. Per Oliva la poltrona di vicesindaco vale la “cacciata” da Fratelli d’Italia? Chissà. Aversa Moderata esprimerà due assessori. In pole ci sono il primo e il secondo dei non eletti: Gennaro Marino e Iolanda Dello Margio. Olga Diana, altro nome sicuramente spendibile, non ha intenzione di lasciare il civico consesso anche perché avrebbe in prospettiva intenzione di ritornare nel consiglio provinciale. Immagina Aversa, terza forza del panorama politico normanno, sarà rappresentata nell’esecutivo da Orlando De Cristofaro. Poi ci sarà l’avvicendamento con Francesco Di Palma. Dibattito in corso in Aversa Azzurra, alias Forza Italia. Dovrebbe entrare il leader Gianpaolo Dello Vicario. In questo caso verrebbe penalizzato Stefano Di Grazia, primo dei non eletti, politicamente sempre coerente, oltre che persona competente. Per creare uno spazio a Di Grazia gli azzurri dovrebbero indicarlo come assessore oppure piazzare in giunta uno tra Luigi Dello Vicario e Ciccio Di Virgilio, che in quanto eletti dovrebbero dimettersi da consiglieri. La partita politica più complessa vede intrecciarsi il destino di Noi Aversani e de Il Centro per Aversa. Il rapporto è 3-1. Noi Aversani si fa forte di tre consiglieri, Il Centro ne conta soltanto uno. In questo caso c’è un doppio scenario. Prima ipotesi: Noi Aversani strappa due posti nel team di governo. Il primo sarà ricoperto da Federica Turco, in passato già vicesindaco. Il secondo sarà assegnato a Rosario Capasso. Il Centro per Aversa resterebbe a mani vuote. Seconda ipotesi: una poltrona a testa per Noi Aversani e Il Centro. In quota Noi Aversani entrerebbe Turco (anche perché devono essere nominate almeno tre donne). Mentre sotto il vessillo de Il Centro Imma Dello Iacono, che dopo essere stata sballottata da una lista all’altra nel giro di poche ore si prenderebbe una rivincita personale. Questo assetto lascerebbe fuori Capasso (Noi Aversani) e Raffaele De Gaetano, promotore de Il Centro per Aversa. Non sarebbero gli unici scontenti. Ma i posti sono sette. E sette resteranno. Mica qualcuno crede davvero che Matacena fa miracoli?
Mario De Michele