Il Napoli butta via la Champions. A Bologna la squadra di Mazzarri gioca un ottimo primo tempo, ma poi sparisce dal campo ed esce sconfitto 2-0. Con le contemporanee vittorie di Udinese e Lazio, per i partenopei il terzo posto diventa ora quasi impossibile da raggiungere.

Per riagguantare la Champions, nell’ultima giornata il Napoli dovrebbe battere il Siena, sperare nella sconfitta dell’Udinese sul campo del Catania e nel passo falso interno della Lazio contro l’Inter: una combinazione quanto meno improbabile. Soddisfatto per i dieci punti ottenuti nelle ultime quattro partite, contro il Bologna Mazzarri lascia ancora in panchina Lavezzi e si affida al trio offensivo Hamsik-Pandev-Cavani. Una scelta discussa, ma ripagata dal buon gioco espresso dal Napoli nel primo tempo. Il vantaggio del Bologna alla fine dei primi 45 minuti, in effetti, non deve ingannare: la squadra di Mazzarri domina infatti la gara sin dalle prime battute, ma per sfortuna e demerito non riesce a concretizzare le molte occasioni create. La prima palla gol azzurra arriva al 3′ ed e’ forse la piu’ clamorosa: Zuniga riceve palla da Cavani e dalla sinistra serve Hamsik, solo al limite dell’area piccola ma incapace di battere Agliardi. Il portiere del Bologna giustamente esulta per la parata, ma quattro minuti piu’ tardi deve arrendersi alla splendida conclusione dalla distanza tentata da Cannavaro: il tentativo del difensore azzurro, pero’, si infrange sulla traversa. Respinti con fortuna i primi attacchi del Napoli, alla prima occasione il Bologna trova il vantaggio: Morleo arriva sul fondo e mette la palla al centro, Acquafresca prolunga e Diamanti, dimenticato nell’occasione da Zuniga, batte De Sanctis col sinistro. Il Napoli sembra accusare il colpo, ma dopo pochi minuti si riorganizza e torna a spaventare Agliardi, collezionando legni e rimpianti: al 24′ la punizione di Pandev e’ deviata sulla traversa da Cherubin, mentre al 28′ Cavani supera Agliardi con il destro, ma il pallonetto colpisce la parte alta della traversa e si perde sul fondo. Il Napoli cerca il pareggio con insistenza, il Bologna e’ tutto negli innocui tentativi di Perez e Di Vaio, salutato con applausi, striscioni e una targa commemorativa da dirigenti, compagni e tifosi per l’ultima presenza al Dall’Ara prima del trasferimento in Canada. E allora, dopo l’ennesima clamorosa occasione sprecata da Cavani al 37′ con un destro largo a tu per tu con Agliardi, la squadra di Mazzarri rientra negli spogliatoi tra mille rimpianti. Nella ripresa, nonostante il tentativo immediato ma impreciso di Inler dopo pochi secondi, la partita cambia. Il Napoli finisce la benzina e l’ingresso in campo di Lavezzi non migliora le cose. E allora, dopo tanta sofferenza, il Bologna mette fuori la testa dalla propria meta’ campo e trova addirittura il raddoppio: il Napoli perde palla a centrocampo, Di Vaio trova subito l’inserimento del nuovo entrato Rubin, che batte De Sanctis con un sinistro sotto la traversa. La partita termina qui: incapace di reagire, il Napoli sparisce dal campo e resta senza gol per la seconda volta nelle ultime 19 partite, mentre il Bologna festeggia il settimo risultato utile consecutivo e Di Vaio cerca senza fortuna il gol dell’addio, colpendo anche un palo. Poi finisce in rissa, con Dzemaili e Morleo espulsi per reciproche scorretezze. Ma il pubblico del Dall’Ara preferisce applaudire il Bologna e l’addio del campione Di Vaio.

 

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