Antonino Santillo e Angelo Brancaccio

Panettone di Natale e cenone di Capodanno assicurati per l’accoppiata Antonino Santillo-Gianfranco Piccirillo e il gruppo consiliare telecomandato da Angelo Brancaccio. Com’era prevedibile passano i punti all’ordine del giorno dell’assise in programma oggi, grazie ai voti di una maggioranza ormai senza più i numeri per continuare a mal-governare la città. Anche il movimento politico-consiliare RinnoviAmo Orta, composto da Tiziana Dirasco e Raffaele Lampano, ha ufficializzato il passaggio all’opposizione. Un addio che fa salire addirittura a 9 il numero dei consiglieri di minoranza. Nove su sedici. Se il blocco anti Santillo-Brancaccio resterà compatto ci sono le condizioni per presentare la mozione di sfiducia al sindaco oppure per dimissioni in massa per mandare a casa un’amministrazione comunale di fatto nelle mani dell’ex fascia tricolore, con un ritorno al passato che nemmeno i più pessimisti avrebbero mai ipotizzato.

D’altro canto sarebbe un bene far restare in sella Santillo e Brancaccio per far emergere con maggiore evidenza le vere finalità dell’attuale squadra di non-governo. Primo o poi verrà a galla in tutto il suo splendore il disegno del sindaco e dell’ex primo cittadino. E anche chi colpevolmente continua a chiudere entrambi gli occhi dovrà per forza prenderne atto e finalmente agire di conseguenza. Se poi Orta di Atella è davvero diventata un’enclave al di sopra della legge, incagliata nella rete di due famiglie, non resterà che alzare bandiera bianca e lasciare la città al suo nefasto destino. Sarebbe inutile combattere battaglie perse in partenza.

Raffaele Lampano e Giovanna Migliore

Il civico consesso, al quale non hanno partecipato Antonio Sorvillo (Fare Democratico), Giovanna Migliore (Scelta Civica) e Gennaro Colella (Orta al Centro), è stato il palcoscenico di una performance umiliante dell’assessore Annalisa Cinquegrana, cognata di Piccirillo. Incalzata da Lampano sul regolamento per l’utilizzo delle strutture sportive comunali l’esponente della giunta ha fornito risposte imbarazzanti dimostrando coram populo la sua totale inadeguatezza amministrativa. Sempre più in crescita l’esercito popolare che la definisce il “peggiore assessore della storia di Orta di Atella”. In verità c’è stato chi ha fatto anche peggio di Cinquegrana. Basta tornare agli anni delle colate di cemento e degli affari edilizi con la camorra per rintracciare membri dell’esecutivo più devastanti per la città.

Elvira Caccavale

Simpatico infine il siparietto in vernacolo di Santillo che apertis verbis ha attaccato con parole al veleno il sindaco di Aversa Franco Matacena per avergli soffiato l’assessore Elvira Caccavale, che ieri sera si è dimessa per darsi alla fuga e per entrare nella nuova giunta della città normanna. Un intervento di grande profilo istituzionale che denota l’alto spessore politico, amministrativo e personale della fascia tricolore ortese. Ripetiamo, se le cose stanno così è meglio che Santillo e Brancaccio vadano avanti fino in fondo. Almeno nessuno avrà alibi. Nessuno potrà dire di non sapere. Mutuando De André, nessuno potrà essere assolto. Saranno tutti coinvolti.

Mario De Michele

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