Due lavoratori della Sma Campania, società mista formata dalla Sma spa del Gruppo Intini e dalla Regione – ne detiene il 49% – che effettua servizio di monitoraggio e antincendio boschivo, sono barricati da questa mattina nella sede dell’azienda a Caserta in viale Ellittico
per protestare contro il mancato ricevimento dello stipendio di aprile e l’assenza di certezze sul futuro. I due dipendenti hanno bloccato l’ingresso principale con delle catene sistemandovi davanti una macchina per la distribuzione di bevande e hanno assicurato che andranno avanti ad oltranza, “fino a quando non avremo delle risposte”. Uno dei due, Alfonso Sollazzo, 50 anni, sposato con quattro figli, é salito sul tetto dell’edificio mentre l’altro, Cristian Franchi di 40 anni, con due figli, è rimasto a pian terreno. All’esterno un piccolo gruppo dei circa 60 dipendenti dell’azienda in servizio alla sede casertana. Assenti i sindacati in disaccordo con le modalità della protesta. L’azienda ha vinto nel 2006 l’appalto della Regione Campania, valido cinque anni, per il servizio di prevenzione degli incendi boschivi; il primo contratto fu stipulato nel marzo del 2008 e ogni anno è stato rinnovato, cosa che non è avvenuta nel 2012 alla scadenza del 29 febbraio, provocando la protesta dei dipendenti, che temono anche tagli sui salari.
“Oltre alla questione dello stipendio – spiega Franchi – chiediamo soprattutto che la Regione, e in particolare l’assessore Severino Nappi, ci dia qualche certezza sul futuro. Attendiamo infatti che a Napoli venga firmato il contratto che ci permetta di continuare a lavorare fino al primo marzo del 2013, visto che il governo ha già stanziato nel febbraio scorso i 35 milioni di euro (fondi Fas, ndr) necessari per proseguire l’attività di prevenzione antincendio. Senza contratto di servizio siamo completamente fermi – continua il lavoratore – ma nessuno dell’azienda ci dice cosa fare. Ogni mattina veniamo da Napoli a Caserta, abbiamo spese e non sappiamo più come farvi fronte. La politica ci ha rovinato nel silenzio totale dei sindacati”.