Si e’ spostata a Palermo la protesta degli operai dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Dopo aver occupato gli uffici della Serit, la societa’ di riscossione dei tributi della Sicilia, dell’Agenzia delle entrate, e i locali delle banche Unicredit ed Intesa Sanpaolo, a Termini, le tute blu hanno deciso di spostare il teatro della protesta nel capoluogo siciliano.

Quattro pullman sono partiti questa mattina da Termini alla volta di Palermo. Circa 400 lavoratori si trovano davanti Villa Malfitano, dove e’ in corso un convegno promosso dalla regione siciliana “Adesso tra gli operai prevale la disperazione, non lavorano da sei mesi e non si vedono all’orizzonte soluzioni e progetti – dice all’ADNKRONOS Vincenzo Comella della Uilm – Di Risio aveva detto chiaramente di non avere i soldi, ma il mondo politico ha sostenuto che sarebbero stati utilizzati i fondi Por, i Fas. Oggi non possiamo essere sbalorditi, dunque, rispetto alle dichiarate difficolta’ finanziarie della Dr Motor”. “L’Esecutivo Lombardo deve fare pressioni su Invitalia e il Governo Monti – conclude – Non puo’ lavarsene le mani, perche’ se non si riesce ad incidere su Roma la colpa e’ di tutti. Occorre un’assunzione di resposabilita’ collettiva”.

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