ACERRA – “Domani presenterò un esposto alla Procura della Repubblica di Nola, per chiedere che si indaghi sulle motivazioni che avrebbero spinto Ansaldo Breda ad assegnare codici fornitori a due aziende della provincia di Caserta, anziché ai 230 lavoratori della Simmi
che stanno lottando per continuare a sopravvivere alla cassa integrazione”: è quanto ha annunciato Mario Napolitano, della segreteria provinciale di Napoli della Fiom, il quale sostiene di aver appreso dagli stessi lavoratori dell’assegnazione di commesse a due società casertane, similari alla Simmi, la società di Acerra dove 230 operai sono in assemblea permanente da venerdì scorso, e che oggi hanno legato un manichino impiccato che penzola dal tetto dello stabilimento. “Chiederò alla Procura – aggiunge Napolitano – di chiarire le motivazioni, perché è impensabile che in un momento tanto delicato come questo, con 230 operai che protestano sui tetti della loro azienda, l’AnsaldoBreda assegni ex novo codici fornitori a due aziende di Caserta, a scapito di quella di Acerra. La situazione è difficile, e gli operai sono disperati, quindi non capiamo come sia potuta accadere una cosa del genere, vista la professionalità di queste persone che ora sono disperate perché non riescono più ad andare avanti e da agosto saranno senza più un lavoro”.