SAN CIPRIANO D’AVERSA – La Nuova Cucina Organizzata non chiude e rilancia il proprio impegno per un’economia sociale, contro la camorra e al fianco di chi rischia l’emarginazione sociale. E’ questo in estrema sintesi quanto comunicato da Peppe Pagano, referente della cooperativa Agropoli, nel corso di una partecipata conferenza stampa a cui, oltre ai giornalisti, hanno partecipato decine di persone giunte a San Cipriano d’Aversa per manifestare la propria solidarietà nei confronti di un’esperienza che ha fatto da apripista ad un sistema che funziona. Efficienza che, molto probabilmente, rappresenta la principale paura per tutti quelli cha alla guida di istituzioni importanti hanno interessi diversi e consolidati da tutelare.
Nco, questa mattina, avrebbe dovuto chiudere i battenti e la facciata del bene confiscato alla criminalità organizzata avrebbe dovuto esser coperta da uno striscione con su scritto “Qui lo stato ha scherzato”. Ciò non è stato necessario perché la mobilitazione ha pagato.
“Nei giorni scorsi – ha spiegato Peppe Pagano – ho ricevuto la telefonata di Stefano Caldoro. Il governatore si è detto al nostro fianco e si è impegnato a sollecitare l’emissione delle linee guida che oggi ancora mancano per la piena applicazione della legge regionale sui budget di salute. Un’assenza che oggi permette all’Asl Caserta di fare il bello ed il cattivo tempo nei confronti di tutte quelle esperienze basate sui budget di salute e piani terapeutici individuali”. Ma la telefonata di Caldoro da sola non sarebbe bastata per convincere Pagano a continuare l’esperienza di Nco: “C’è stato anche un chiarissimo documento, indirizzato al direttore generale dell’Asl Caserta, a firma di Mario Vasco (coordinatore dell’ara assistenza sanitaria della Regione Campania ndr). Nella missiva si invita chiaramente l’azienda sanitaria locale ad applicare la legge e a garantire la continuità della sperimentazione dei budget di salute”.
Una chiara presa di posizione da parte della politica che non può essere ignorata da chi oggi guida la sanità casertana. “Non esultiamo troppo presto – continua ancora Pagano- perché già stamattina ai rappresentanti di alcune cooperative è stato risposto che i soldi ci sono soltanto per noi. Quando parlo di delegittimazione mi riferisco proprio a episodi del genere, ma questa gente non ha capito che non è un problema di soldi, noi (Nco ndr) non siamo interessati solo alla nostra sopravvivenza ma vogliamo che l’intero sistema funzioni. Per cui se non verranno pagate tutte le cooperative mi impegno a restituire i soldi che l’Asl ci darà”.
Quella di stamattina è stata comunque una mattinata dall’alto carico emozionale. Pagano nell’intervenire e nell’ascoltare i vari interventi si è più volte emozionato. Emozione che ha raggiunto il suo culmine quando nei locali della Nco sono arrivati anche Don Luigi Ciotti, referente nazionale di Libera, e il procuratore capo della Dda di Napoli Federico Cafiero de Raho. Entrambi hanno voluto esser presenti in questo giorno particolare per ribadire che le mafie potranno esser sconfitte se e soltanto se la società e le istituzioni remeranno nella stessa direzione. E’ difficile, ma non impossibile.
Angelo Golia