L’imprenditore Tommaso ”Masino” Coppola, gia’ condannato per mafia, ha avuto inflitta dal Tribunale di Trapani una pena a 3 anni di reclusione per intestazione fittizia di quote societarie. Imputato del processo, scaturito dall’operazione ”Cosa Nostra Resort”, era anche il sindaco di Valderice, Camillo Iovino, che e’ stato condannato ad un anno di carcere, per favoreggiamento nei confronti di Coppola, pena sospesa.
L’amministrazione comunale di Valderice si era costituita parte civile contro il proprio sindaco. E adesso Iovino dovra’ risarcire 20 mila euro all’Ente che amministra. Il Tribunale ha inoltre condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa, Giuseppe La Sala, Vito Gerbino e Vito Cardella, tutti accusati di intestazione fittizia. Ha invece assolto per reati connessi, perche’ il fatto non costituisce reato, Francesco Maggio, Salvatore Pirrone e Francesco Mineo. Assoluzione anche per Giovanni La Sala, perche’ il fatto non sussiste. Il sindaco Iovino era accusato di aver fatto da ambasciatore tra l’imprenditore Coppola ed il senatore del Pdl Antonio D’Ali’, quest’ultimo imputato di concorso esterno in associazione mafiosa, in un altro procedimento, dinanzi al gup di Palermo.