NAPOLI – Il dirigente della sezione Antirapine della squadra mobile di Napoli, Massimo Sacco, è stato interrogato nei giorni scorsi in Procura in qualità di indagato per concussione nell’ambito dell’inchiesta sul recupero del bottino di un furto alla trattoria Vanvitelli, che si trova nell’omonima piazza.
La vicenda è collegata con l’inchiesta su ristoranti e riciclaggio in cui è imputato, tra gli altri, l’ex capo della squadra mobile, Vittorio Pisani: la trattoria appartiene infatti a un cognato di Marco Iorio, il ristoratore amico di Pisani che sarebbe il promotore di un’associazione a delinquere finalizzata a reinvestire in locali alla moda denaro proveniente da attività illecite, tra cui l’usura. Dopo un furto nel locale, la squadra mobile si attivò per recuperare il bottino, che ammontava ad alcune decine di migliaia di euro. Secondo l’accusa, identificato uno dei ladri grazie all’impianto di telecamere di cui è dotata la trattoria, la polizia lo indusse a restituire una parte della refurtiva; il malvivente fu anche fotosegnalato, ma la notizia di reato non venne mai comunicata alla Procura. Al momento Massimo Sacco sarebbe l’unico poliziotto iscritto nel registro degli indagati dai pm Sergio Amato ed Enrica Parascandolo oltre a Pisani.