Torna l’incubo dei rapinatori di coppiette a Casertavecchia. Questa volta le vittime del raid hanno davvero trascorso cinque minuti di terrore assoluto. E’ accaduto poco dopo la mezzanotte sulla Panoramica. Scene da vecchio “western”:

due malviventi armati di pistola hanno agito come se fosse un vero e proprio assalto alla diligenza. Si sono avvicinati alla vettura dei fidanzati, che erano appartati, hanno iniziato ad urlare ed uno di loro ha mostrato una pistola. I ragazzi hanno cercato di abbozzare una reazione, ponendo la sicura alla portiera della loro Fiat Punto, ma non è bastato: il malfattore armato ha distrutto, con il calcio della rivoltella, il vetro anteriore sinistro. Nel mirino sono finiti Giuseppe Ferraro, 33 anni, di Caserta e la fidanzata Cristina, ventunenne di Maddaloni. Per loro momenti che rimarranno per sempre indelebili nella loro mente. I malfattori si sono impossessati del portafogli dell’uomo e della borsa della donna, contenenti effetti personali ed alcune decine di euro. Non solo: hanno razziato anche due telefoni cellulari. Prima di scappare il rapinatore armato, puntando la pistola contro il conducente, gli ha intimato di consegnare il telecomando della vettura con le chiavi. Voleva impedire che i due raggiungessero al più presto il posto di polizia più vicino o che addirittura li seguissero. Così, senza chiavi dell’auto e senza cellulari, i due giovani hanno potuto chiedere aiuto soltanto dopo mezz’ora, quando, a piedi, hanno raggiunto il centro di Casertavecchia ed hanno chiesto aiuto. Le indagini sono affidate alla polizia della questura di Caserta che ha sta già lavorando su alcuni particolari forniti dalle vittime del colpo in sede di denuncia: dovrebbe trattarsi di una gang di rapinatori stranieri. “Parlavano un italiano incerto”, ha raccontato la coppia agli uomini della’Ufficio prevenzione generale. Inoltre i malviventi erano a piedi, sono sbucati all’improvviso da dietro alcuni cespugli prospicienti la Panoramica. Ma certamente la loro fuga è poi proseguita su un veicolo, un’auto o una motocicletta. Hanno agito a volto scoperto, ma la possibile identificazione, al momento resta difficile. La zona era buia. Poi la concitazione del momento ha impedito alla coppia di poter bene in viso i malviventi, quindi anche tracciare un identikit non è cosa facile. Purtroppo la Panoramica è una strada dove molto spesso, anche in un recente passato, le coppiette sono finite nel mirino di rapinatori armati. E’ una zona dove è facile agire indisturbati, poiché sono facilitati dalla scarsa illuminazione nelle ore notturne. A loro non resta che attendere le “prede” di turno e colpire. Ma comunque i controlli da parte di polizia e carabinieri nell’area erano già stati intensificati da tempo. Adesso lo saranno ancora di più.

 

 

 

Carlo Pascarella

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