Cgil, Cisl, Uil e Ugl della Campania, in una nota, si dicono fermamente contrari “alla decisione del Governo di pagare l’acquisto dell’impianto di termovalorizzazione di Acerra con 355 milioni di risorse Fas regionali e sono pronti a iniziative e azioni in tutte le sedi per difendere le ragioni del territorio e favorire un impiego congruo di quei fondi, a favore della ripresa dell’occupazione e dello sviluppo in Campania”.
“I sindacati stanno lavorando unitariamente al fine di individuare e mettere in atto tutte le azioni necessarie – prosegue la nota – per evitare che vi sia un ennesimo scippo perpetrato ai danni della Campania e del Mezzogiorno, come sciaguratamente è avvenuto da troppo tempo”. Cgil, Cisl, Uil e Ugl confidano che “su battaglie di questa natura, che prescindono da interessi di parte, vi sia la più ampia partecipazione sul piano istituzionale, politico, datoriale e della società civile per mettere a punto azioni incisive volte correggere una scelta che potrebbe determinare effetti devastanti per l’economia campana”.