“La Regione, le Province, gli enti locali, sono un motore di sviluppo fondamentale per il territorio. Se non ci si mette in condizione di poter svolgere il nostro ruolo, si sa bene dove andremo a finire, ma le responsabilità non saranno né dei cittadini né dei politici della Campania, piuttosto di chi a livello centrale non vuole avere occhi per vedere e orecchie per sentire.

Occorre un’altra battaglia bipartisan per evitare il collasso economico della Campania”. Così il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, commenta la paralisi finanziaria annunciata dal presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, conseguente al congelamento dei fondi per l’acquisto del termovalorizzatore di Acerra. “Il Sud e la Campania nello specifico – aggiunge Cesaro – hanno bisogno di misure di rilancio e non di provvedimenti che affossano. Fino ad oggi mi ero vantato del fatto che l’amministrazione provinciale di Napoli era un ente che pagava con puntualità e continuità. Se la Regione sarà costretta a tagliare i trasferimenti alle province, vuol dire che anche questo rivolo di finanze pubbliche si andrà a prosciugare. Come presidente della Provincia di Napoli e come parlamentare penso che bisogna sostenere a tutti i livelli l’azione di rivalsa del presidente Caldoro, ed auspico che tutte le forze politiche impegnate per un rilancio del Mezzogiorno siano sulla stessa lunghezza d’onda. Credo che sotto il profilo della politica economica della nostra regione non possiamo dividerci, anzi penso che condurre battaglie così importanti anche a livello trasversale sia utile per riavvicinare la gente alla politica ed a ciò che rappresenta”. “Vi sarà un’altra pioggia di emendamenti in Parlamento per evitare il collasso, – dice ancora il presidente della Provincia di Napoli – augurandomi che al più presto ci sia da parte del Governo centrale una decisa inversione di tendenza nelle misure adottate verso il nostro territorio, dove – conclude Cesaro – è indispensabile investire e non tagliare, nei fatti, le risorse”.

 

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