“Non si può insistere nel raccontare che gli esodati sono 65 mila: serve una norma generale che dia certezza a tutti i lavoratori che si trovano in quella condizione”, “che stabilisca il seguente principio: a tutti coloro che si trovano nelle condizioni di esodati si applicano le leggi previdenziali precedenti alla riforma”.
E’ quanto afferma in un’intervista a Repubblica Susanna Camusso, leader della Cgil, che alla domanda se l’appuntamento di sabato in piazza con Cgil, Cisl e Uil sia la premessa per uno sciopero generale contro il governo Monti, replica: “Ho sempre detto che si dovesse continuare la mobilitazione in assenza di risposte”, fino allo sciopero. Camusso rileva anche “un altro risvolto della vicenda” degli esodati: “non c’é trasparenza nella gestione dell’Inps” che “maneggia risorse che forse sono superiori al bilancio dello Stato. E non ha fatto bene il suo mestieré”. Intervistata anche dall’Unità, la leader sindacale aggiunge che “il tema non è che mancano le risorse, ma che questo governo ha deciso di andare avanti solo sui tagli. Di investimenti non se ne vedono, sanno solo tagliare, nell’idea che si possa continuare tartassando i lavoratori dipendenti”. “Non c’é più tempo – sottolinea – le politiche del governo devono cambiare direzione immediatamente”.