CESA – Il gruppo di opposizione Progetto Democratico per Cesa, composto dai consiglieri Domenico Mangiacapra, Enzo Guida ed Antimo Dell’Omo, ha proposto di adottare in consiglio comunale un ordine del giorno per fare in modo che Cesa diventi una “città a misura di donna”.

La proposta è stata elaborata con la collaborazione del coordinamento Donne Pd di Caserta. “Abbiamo chiesto – spiegano i consiglieri di minoranza – che venga approvato un ordine del giorno in consiglio comunale affinchè l’amministrazione comunale si impegni ad attuare una serie di misure affinché il nostro paese sia sempre di più una città a misura di donna. Le violenze contro le donne, così come le diverse forme di ineguaglianza di genere, hanno un effetto diretto sull’aumento del sentimento di insicurezza, che diventa a sua volta un ostacolo fondamentale al raggiungimento dell’uguaglianza tra i due sessi e restringe il diritto delle cittadine ad esercitare pienamente e liberamente la loro cittadinanza. E’ compito di ogni Istituzione rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’eguaglianza dei cittadini e impediscono il pieno sviluppo della persona umana”. “La precedente amministrazione – ricordano i consiglieri di minoranza – aveva già avviato l’iter procedurale per la stipula della convenzione – senza oneri economici per il Comune di Cesa – con l’associazione “Noi Voci di Donne” per la realizzazione del “Progetto Dafne” che prevede l’apertura dello “Sportello Antiviolenza” sul territorio comunale”. Per questa ragione si propongono una serie interventi “per accrescere le condizioni e la sensazione di sicurezza nelle donne”. Misure che passano “attraverso un servizio finalizzato all’individuazione delle strategie e degli interventi rivolti alle donne che subiscono violenza, mediante il potenziamento delle pubblica illuminazione così da garantire massima visibilità e ridurre a zero le zone d’ombra e dunque di pericolo, potenziando il sistema integrato di trasporti pubblici intercomunale e collocazione delle fermate in prossimità delle uscite di luoghi di pubblico servizio, migliorando i sistemi di videosorveglianza nelle piazze, nei luoghi pubblici, negli spazi verdi e nelle strade di periferia, nei parcheggi, nonché impiegare il Corpo di Polizia Municipale in un più serrato e costante controllo del territorio”.

 

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