SANTA MARIA CAPUA VETERE – Ufficialmente si tratta di una rapina sfociata nel sangue, ma gli investigatori, dopo i primi accertamenti, avrebbero scoperto un movente diverso, a quanto pare di natura passionale.
Fatto sta che ora Pietro Palumbo, 32 anni, di Mugnano di Napoli, conosciuto nel Napoletano anche come cantante neomelodico emergente, è ricoverato all’ospedale “Melorio” di Santa Maria Capua Vetere, con una ferita da arma da taglio al petto. Venti giorni di prognosi e solo per un caso la coltellata che gli è stata sferrata non ha leso organi vitali. Secondo la sua versione dei fatti, la notte tra lunedì e ieri, mentre si trovava nella sua auto nei pressi della rotonda che conduce al casello dell’autostrada A1, è stato bloccato da un malvivente a bordo di un’Opel Corsa. Il delinquente, puntandogli contro un coltello, gli ha intimato di consegnare il denaro, il giovane avrebbe reagito avendo la peggio: il malfattore lo ha pugnalato al petto ed è poi scappato. Nonostante fosse ferito e sanguinante, il trentaduenne è riuscito a dare l’allarme avvertendo la polizia. Una volante è accorsa sul posto, l’uomo è stato trasportato al nosocomio sammaritano dove ha fornito la sua versione: rapina finita male. Le prime ricerche del fuggitivo non hanno sortito l’effetto sperato, nonostante sia stato setacciato ogni angolo della zona. Le indagini sono ora affidate alla squadra di polizia giudiziaria del commissariato di Santa Maria Capua Vetere, che starebbe cercando di chiarire esatta dinamica e “movente” del sanguinoso raid. E da indiscrezioni che trapelano dagli ambienti investigativi si sarebbe scoperto che in realtà non si tratterebbe di un tentativo di rapina. Non si esclude, infatti, che si tratti di un agguato a scopo punitivo dopo una lite precedente, ma è presto per saperne di più. Nelle prossime ore si saprà la verità qualora gli inquirenti avranno raccolto ulteriori indizi utili ai fini dell’attività investigativa. Il trentaduenne è in stato di shock, ha rischiato grosso: se soltanto il coltello fosse finito più in profondità o la lama fosse penetrata qualche centimetro più in là, avrebbe rischiato di morire. I soccorsi sono stati tempestivi e probabilmente gli hanno salvato la vita.
Carlo Pascarella