Un giovane impiegato della Foxconn, l’azienda taiwanese con sedi in Cina che produce e assembla l’iPhone e l’iPad, si e’ suicidato lanciandosi dal 18mo piano del palazzo dove viveva. Lo scrive l’agenzia Nuova Cina. Il suicidio e’ avvenuto a Chengdu, nella provincia sud occidentale del Sichuan, e pare che il giovane si sia lanciato da un appartamento nei pressi della fabbrica nella quale lavorava.
Questo e’ il primo suicidio da quando la societa’ taiwanese ha accettato di migliorare le condizioni di lavoro dei suoi lavoratori. Proprio a queste condizioni ritenute pessime, si deve l’ondata di suicidi che nel 2010 ha interessato la societa’ che lavora anche per Nokia ed Ericsson. La societa’, dopo numerose proteste di organizzazioni internazionali, soprattutto americane, per i diritti dei lavoratori, ha deciso di migliorare le condizioni e di aumentare anche le paghe, ma il malcontento persiste. Non si conoscono le cause che hanno spinto il giovane a suicidarsi, ma nonostante le proteste, pare che la situazione nelle fabbriche della Foxconn, che in Cina impiega 1 milione di dipendenti (altri 200.000 fuori dalla Cina continentale) non sia migliorata. Proprio nella stessa fabbrica di Chengdu all’inizio di questo mese c’e’ stata la protesta di un migliaio di operai che l’azienda si e’ affrettata ad etichettare come problema esterno, smentendo il malcontento tra gli operai.