E’ morto all’eta’ di 98 anni il filosofo francese Roger Garaudy, controversa figura di intellettuale comunista e negazionista. Marxista ortodosso, nel 1933 entro’ nel Partito comunista francese e, tre anni dopo, ottenne una laurea in filosofia.
Autore di ricerche come ‘Dio e morto: studio su Hegel’, Karl Marx e Lenin, nel 1998 fu condannato a pagare un’ammenda di 120mila franchi, circa 15mila euro, per il suo lavoro anti-sionista “I miti della politica israeliana”. Il rapporto di Garaudy con la religione fu sempre difficile, si converti’ prima al protestantesimo, poi al cattolicesimo, infine all’Islam. “Il mio orgoglio – aveva detto – e’ quello di aver unito tre religioni, il protestantesimo, il cattolicesimo e l’islamismo”. Milito’ anche per la resistenza francese durante la seconda guerra mondiale e fu fatto prigioniero in Algeria. Nel 1970 fu anche espulso dal partito comunista per aver criticato l’invasione sovietica della Cecoslovacchia.