Un tibetano si e’ auto-immolato nel Qinghai, una provincia nella zona nordoccidentale della Cina. Gli attivisti del Centro tibetano per i Diritti umani e la Democrazia hanno riferito che Tamding Thar, un pastore tibetano 50enne, si e’ dato fuoco davanti a un campo di addestramento delle squadre paramilitari cinesi di Qinghai.

Alcuni funzionari del campo sono subito intervenuti a domare le fiamme, ma Thar e’ morto poco dopo a causa delle gravi ustioni riportate. Secondo al racconto del Centro, centinaia di tibetani si sono poi riuniti all’esterno del campo per chiedere la restituzione del corpo della vittima. Gli attivisti hanno spiegato che Thar proveniva da una famiglia di pastori nomadi che si erano trasferiti nell contea cinese pochi anni fa nell’ambito di un controverso programma del governo di Pechino volto a creare insediamenti permanenti per le popolazioni nomadi. Negli ultimi tre anni in Cina ci sono stati 38 casi di auto-immolazioni per protestare contro la repressione cinese nel Tibet.Martedi’ scorso l’Alto Rappresentante della politica estera europea, Catherine Ashton, ha espresso la sua preoccupazione per gli arresti di massa in Tibet, dopo le auto-immolazioni di due uomini e una donna che si sono dati fuoco davanti ad alcuni importanti monasteri di Lhasa a fine maggio.

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